venerdì 17 settembre 2010
L'aumento annuo rispetto al periodo della recessione è finora dell'8,9%. Ma su base mensile i dati Istat fanno registrare il primo calo dallo scorso febbraio. Male anche gli ordinativi: -3.
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Il fatturato dell'industria italiana ha registrato a luglio un calo del 2,7% rispetto a giugno e un aumento dell'8,9% rispetto a luglio del 2009 (+5,4% dato grezzo). Lo comunica l'Istat, sottolineando che su base mensile si tratta del primo segno meno da febbraio di quest'anno.Se a livello congiunturale si è verificata un'inversione di rotta, su base annua si nota un rallentamento: dopo il forte rialzo registrato a giugno (+16,1% dato corretto per gli effetti di calendario). In dettaglio, spiega l'Istat rispetto a giugno il fatturato è diminuito del 3,4% sul mercato interno e dell'1,2% su quello estero. A livello tendenziale, invece, si registra un aumento del +5,7% (+2,4% dato grezzo) sul mercato nazionale e del +16,7% (+12,5% dato grezzo) su quello estero.Nel confronto degli ultimi tre mesi (maggio-luglio) con i tre mesi immediatamente precedenti (febbraio-aprile) la variazione congiunturale è stata pari al +3,3%. Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-luglio, l'indice corretto per gli effetti di calendario ha segnato un aumento dell'8,1%.    Guardando ai raggruppamenti principali di industrie, il fatturato ha segnato una variazione su base mensile positiva per i beni intermedi (+0,5%) e cali per i beni strumentali (-9,8%), per l'energia (-2,6%) e per i beni di consumo (-0,2%). L'indice del fatturato in termini tendenziali (dati corretti per effettodi calendario) a luglio è aumentato del 25,7% per l'energia, del 14,7% per i beni intermedi, del 3,4% per i beni strumentali e del 3,2% per i beni di consumo.   Sempre su base tendenziale, il fatturato ha segnato i rialzi più significativi nei settori della fabbricazione coke e prodotti petroliferi raffinati (+25,2%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+17,4%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+16,8%); l'unica variazione negativa si è registrata per le altre industrie manifatturiere, riparazione e istallazione di macchine ed apparecchiature (-1,5%).
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