venerdì 18 febbraio 2022
I premi immediati sono in testa a questa speciale classifica con il 36%, seguiti dai buoni pasto (30%), i bonus a lungo termine (24%), l’assicurazione medica (23%)
I buoni pasto sono tra i più desiderati dai lavoratori

I buoni pasto sono tra i più desiderati dai lavoratori - Ansa

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L’attenzione delle aziende verso il settore del welfare rivolto ai dipendenti ha registrato negli ultimi anni una tendenza in continua crescita. Come dimostrano i dati di Global Wellness Economy 2020, il settore del corporate wellness vale 4,4 trilioni di dollari e si stima che raggiungerà i sette trilioni nel 2025. Nonostante la pandemia abbia rallentato gli investimenti, oggi, con la ripresa economica, sono in costante aumento le realtà aziendali che ricercano programmi di welfare volti a ridurre lo stress e a migliorare il benessere psicofisico dei propri collaboratori che hanno anche effetti benefici sulla loro produttività lavorativa. In sostanza cambia il mondo del lavoro e cambiano anche i benefit che i candidati chiedono alle aziende.
Secondo un sondaggio condotto da EasyHunters, a cui hanno risposto circa 5mila persone, al primo posto (per il 41% di chi ha risposto) si colloca la possibilità di continuare il lavoro agile, al secondo (30%) l’attrezzatura per svolgere il proprio lavoro da casa (pc, connessione, sedie) e, infine, al 26% formazione e coaching. «
Il fatto poco più del 40% dei candidati chieda di poter continuare a fare smart working non sorprende affatto – precisa Francesca Contardi, managing director di EasyHunters –. Dopo due anni di pandemia ci siamo abituati a lavorare anche lontano dagli uffici e sarà molto difficile, se non impossibile, rinunciare a questa nuova normalità fatta di flessibilità e di lavoro da remoto. L’aspetto molto più rilevante, invece, è la richiesta di formazione e coaching ed è probabilmente su questo che le aziende dovranno puntare per trattenere le proprie risorse. Viviamo in un mondo sempre più dinamico e che richiede competenze costantemente aggiornate e specifiche: solo le imprese che saranno in grado di garantire questi aggiornamenti saranno vincenti, sia a livello di business sia a livello di engagement». La crescita di ogni azienda, infatti, è strettamente collegata alla crescita delle persone che lavorano. Per questo, chi si occupa di risorse umane deve necessariamente adeguare le competenze a quanto richiede il mercato. Il Covid-19 ha sicuramente accelerato il processo di digitalizzazione che molte imprese avevano un po’ lasciato da parte e ha richiesto un adattamento – e in alcuni casi uno sviluppo da zero – di nuove competenze. «Accanto ai piani di formazione studiati per aggiornare le competenze delle risorse – aggiunge Contardi – è molto utile sviluppare anche percorsi individuali di coaching che possano aiutare le persone ad affrontare le sfide di un mercato del lavoro sempre più complesso, incerto e dinamico. Molte aziende si stanno già muovendo in questa direzione ed è una scelta strategica che, nel medio-lungo periodo si rifletterà anche sulle performance economiche. Il business coaching, adatto sia per i manager sia per i gruppi di lavoro, aiuta sicuramente a gestire al meglio le priorità, a ridurre lo stress e a migliorare le relazioni e la comunicazione. Si tratta di aspetti che non possiamo più definire soft».

Secondo una ricerca della società di consulenza americana Forrester, ripresa dalla testata specializzata Hro Today, il 79% dei dipendenti si aspetta un ampliamento del programma di benefit aziendale per quest'anno e il 68% ha affermato di utilizzarli maggiormente rispetto al periodo pre Covid-19. Un segnale chiaro di come questi servizi possano rappresentare una nuova opportunità per i datori di lavoro: ma quali sono i benefit più desiderati dai lavoratori italiani? Secondo una ricerca di Harris Interactive per Sodexo Benefits & Rewards Services Italia, i premi immediati sono in testa a questa speciale classifica con il 36%, seguiti dai buoni pasto con il 30%. Nelle altre posizioni della classifica troviamo i bonus a lungo termine (24%), l’assicurazione medica (23%), la mensa aziendale (23%) e i benefit finanziari come i fondi pensioni e l’assicurazione sulla vita (22%). Strumenti davvero utili alla motivazione e alla gratificazione dei lavoratori se si pensa che ben otto italiani su dieci (82,3%) ritengono di meritare di più nel lavoro, come riporta Censis. «Il mondo del lavoro sta attraversando una radicale trasformazione, spinta da innovazione, voglia di sostenibilità e digitalizzazione: le priorità dei dipendenti sono cambiate e tutte le aziende si trovano davanti ad un grande opportunità di rinnovamento sia per soddisfare le nuove esigenze dei propri collaboratori, ma anche per attrarre i migliori talenti e contrastare allo stesso tempo il dilagare delle dimissioni, trend globale ribattezzato Great Resignation – afferma Florent Lambert, ceo di Sodexo Benefits & Rewards Services Italia –. A parità di trattamento salariale e responsabilità lavorative, infatti, i benefit aziendali come il buono pasto rappresentano il secondo driver di preferenza degli italiani (48%) per chi sta cercando un nuovo lavoro. Un tema questo sempre molto sentito nel nostro Paese visto che il 45% dei dipendenti ritiene che l’azienda non offra servizi di benefit aziendali sufficienti. In questo senso la pandemia sta offrendo un’opportunità di cambiamento e di rinnovamento di modelli produttivi ormai superati».

Ecco infine la classifica dei dieci benefit più richiesti dai lavoratori italiani per il 2022:

1 – Premi immediati (36%);

2 – Buoni pasto (30%);

3 – Bonus a lungo termine (24%);

4 – Assicurazione medica (23%);

5 – Mensa aziendale (23%);

6 – Benefit finanziari (es. fondo pensione, assicurazione sulla vita) (22%);

7 – Agevolazione per gli abbonamenti dei mezzi pubblici (20%);

8 – Programmi di formazione per i lavoratori (20%);

9 – Flessibilità lavorativa (17%);

10 – Macchina aziendale (17%).

Alcuni esempi di buone pratiche

Nell'ambito della sua politica di welfare aziendale, Tim ha scelto i corsi di sviluppo web di Aulab come benefit per i figli e i nipoti dei propri dipendenti, che potranno usufruirne gratuitamente o a un prezzo convenzionato. Aulab, la prima coding factory italiana, è una scuola di coding online che in tre mesi aiuta persone con altri percorsi professionali (baristi, commessi, metalmeccanici...), disoccupati e Neet a seguire la propria passione e diventare web developer. A oggi, sono già stati formati 900 sviluppatori web, con un tasso di collocamento nel mercato del lavoro del 95%. Questa collaborazione permette di incentivare la formazione tech in un momento in cui la domanda di professionisti informatici supera di molto l'offerta: come rileva LinkedIn nel report sui lavori in crescita, i web developer sono fra le figure più ricercate, mentre il bollettino Sistema Informativo Excelsior di Anpal e Unioncamere segnala che quasi un'impresa Ict su due fatica a trovare i profili di cui hanno bisogno, in particolare specialisti in scienze informatiche e matematiche (61,7%) e tecnici informatici, telematici e di telecomunicazioni (54,3%). Durante la pandemia i benefit dei pacchetti welfare delle aziende sono diventati sempre più personalizzabili, flessibili e indirizzati a migliorare il benessere del dipendente e dei suoi familiari anche al di fuori del contesto lavorativo. Secondo il Welfare Index PMI, le aziende sono sempre più attente alla salute e sicurezza dei lavoratori (+0,7% nel 2021) e cresce l'interesse dei dipendenti per i benefit aziendali (+1,4%), mentre la percentuale di aziende con schemi di welfare di livello alto è passata dal 9,7% nel 2016 al 21% nel 2021.

Trainect, start up che ha creato una piattaforma proprietaria per il miglioramento del benessere aziendale, scelta da Findus, Rds, Argomm e tante altre ha analizzato nell’ultimo anno quali sono le richieste dei dipendenti che si sono affidati alla sua tecnologia. Dall’analisi fatta su un campione di 100 dipendenti aziendali si evince che preferiscono svolgere più attività e molto diverse tra loro: dall’allenamento fisico, alle sessioni di yoga, fino ai consigli per un’alimentazione più sana. Il metodo di fruizione più utilizzato è quello video soprattutto per le sessioni di allenamento e per i corsi di coaching sulla crescita personale e professionale. Tuttavia, il podcast, rimane uno strumento molto utilizzato soprattutto al mattino. «Il corporate wellness non deve essere solo un trend, ma bensì una regola. Avere a cuore la salute dei dipendenti, dargli degli strumenti per migliorarla, spingerli a prendersi cura di sé è un progetto che giova a tutti, dall’azienda ai singoli dipendenti che poi sono il cuore stesso del business», precisa Alberto Ronco, ceo di Trainect. E parlando di incentivi, ciò che spinge i dipendenti a fare le sessioni è il fattore di una sana competizione tra colleghi e il sapere di ricevere un premio. Proprio nell’ultima ricerca Next Gen 2030 realizzata da Bnp Paribas Cardif in collaborazione con Eumetra MR su ciò che ci si aspetta dagli ambienti lavorativi del futuro, il 32% degli intervistati vede piattaforme simili essere uno dei driver per la scelta del luogo di lavoro. Per quanto il tema sia caldo da tempo, il corporate wellness non riguarda solo la salute psicofisica dei dipendenti, ma anche la loro relazione con l’azienda. Infatti, le persone che puntano al loro benessere psicofisico migliorano la loro produttività e il loro attaccamento all’azienda che gli permette di usufruire di questo benefit. Per le aziende, il ritorno sull’investimento è molto alto, supera il doppio secondo i dati, ma soprattutto crea un ambiente di lavoro sano, in cui i dipendenti e le loro necessità vengono messe al centro, dando benefici di lungo periodo.

Cotto al Dente, una delle start up più in crescita in Italia nel settore sportivo e della sana alimentazione, ha stretto una partnership con Up Day, società che opera nel mercato dei servizi alle imprese e alla persona quali buoni pasto e piani di welfare aziendale. L’accordo tra le due società darà la possibilità ai dipendenti delle aziende che fanno parte del network Day Welfare di accedere agli allenamenti e ai piani alimentari di Cotto al Dente per migliorare il proprio benessere psicofisico. Day Welfare è l’insieme di soluzioni studiate per offrire a datori di lavoro, dipendenti e partner un piano di benessere aziendale che rispetti le esigenze delle imprese e migliori l’equilibrio tra vita professionale e privata dei dipendenti. Attraverso l’App di Cotto al Dente disponibile su Ios e Android, i lavoratori avranno accesso a workouts, divisi per livello, obiettivi e gruppi muscolari, in modo tale da potersi allenare settimanalmente con esercizi e circuiti sempre nuovi, e potranno consultare ricette sane, facili e veloci da preparare e suddivise per momento della giornata e occasione. È possibile filtrare le ricette per ingrediente o per apporto calorico in modo da adattarle agli ingredienti disponibili in quel momento o all’obiettivo che si intende raggiungere dal punto di vista nutrizionale. I dipendenti delle aziende clienti Up Day potranno, quindi, fare uso del programma alimentare e di allenamento offerto da Cotto al Dente per ricaricare le loro energie e migliorare la loro salute fisica e mentale.

In GE Healthcare, divisione medicale di General Electric, dal 1°gennaio 2022, l’azienda ha introdotto nuove e importanti iniziative in ambito Hr per creare e diffondere benessere sul luogo di lavoro e tra i dipendenti, migliorando la qualità della giornata lavorativa e favorendo l'equilibrio lavoro-vita privata. In questo contesto è arrivata anche GE Healthcare Italy Parental Leave, per sostenere la genitorialità, favorendo un ambiente di lavoro pienamente inclusivo. L’iniziativa si rivolge a tutti i dipendenti di GE Healthcare che

avranno un bambino, indipendentemente dalle modalità (parto o adozione) e senza alcuna distinzione sull’orientamento sessuale o di genere, con una serie di importanti agevolazioni. L’azienda infatti concederà una retribuzione integrativa del 20% per il periodo di maternità facoltativa, oltre al 30% previsto dalla legge, consentendo al genitore di raggiungere un totale complessivo del 50% della retribuzione. A questo va aggiunto che GE Healthcare riconosce ai propri dipendenti anche 15 giorni di aspettativa retribuita per paternità, oltre ai dieci giorni già previsti dalla legge e darà al nuovo arrivato un New born kit. L’obiettivo è duplice e punta sia a sostenere la genitorialità, sia a rispettare le differenze e a favorire l’inclusione.

Il benessere e la valorizzazione dei dipendenti sono al centro dello sviluppo sostenibile di Unoenergy, che ha siglato con Intesa Sanpaolo un nuovo programma di welfare per gli oltre 500 dipendenti delle aziende controllate del Gruppo. Unoenergy, nata nel 2003, è oggi uno dei principali operatori privati per la fornitura di energia elettrica, gas naturale e servizi di efficientamento energetico. Vanta oltre 350 mila clienti, con un fatturato nel 2021 di 928 milioni di euro, e offre supporto attraverso 70 point e diverse sedi commerciali distribuite in modo capillare sul territorio nazionale (https://www.unoenergy.it/dove-siamo/). L’energia resta il core business, ma lo sguardo è rivolto a un futuro più green e sostenibile: dalle energie rinnovabili alle comunità energetiche, dalla mobilità elettrica all’efficientamento degli impianti, senza dimenticare la costante e continua ricerca delle migliori offerte gas e luce per casa, condominio e business. Il piano di welfare siglato con Intesa Sanpaolo riguarda l’accesso alla piattaforma digitale Welfare Hub, fruibile tramite PC, tablet, smartphone e app dedicata. Ciascun dipendente di Unoenergy beneficerà di un credito welfare spendibile in beni e servizi (flexible benefit) presso numerosi partner selezionati, potrà acquistare a prezzo scontato beni e servizi di società terze convenzionate - anche in assenza di credito welfare - e sottoscrivere prodotti e servizi della banca stessa a condizioni agevolate.



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