venerdì 13 giugno 2014
Le regioni dove il fenomeno è più diffuso sono Lombardia (26 decessi), Emilia Romagna (22), Piemonte (18), Sicilia (17), Veneto e Puglia (15), Toscana e Campania (13).
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Sono 196 le morti sul lavoro registrate nel primo quadrimestre 2014, con una tragica media di quasi 50 vittime al mese, più dieci alla settimana. È il bilancio tracciato dall'osservatorio sulla sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail.Secondo lo studio, le regioni dove il fenomeno è più diffuso sono Lombardia (26 decessi sul lavoro), Emilia Romagna (22), Piemonte (18), Sicilia (17), Veneto e Puglia (15), Toscana e Campania (13). Seguite da: Marche e Lazio (nove); Sardegna e Friuli Venezia Giulia (sei); Basilicata e Trentino Alto Adige (cinque); Calabria, Liguria e Umbria (quattro), Abruzzo (due), Molise (uno). Mentre nessun decesso è stato rilevato dall'Inail in Valle D'Aosta. La 'mappa della tragedia' cambia però quando si osserva l'incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa: il risultato peggiore, stando alle elaborazioni degli ingegneri dell'Osservatorio, arriva dalla Basilicata (27,8) contro una media nazionale di 8,7, seguita dalle Marche (14,4), dalla Puglia (13), dalla Sicilia (12,9), da Friuli Venezia Giulia (12), dall'Emilia Romagna (11,4). Il 12,2% degli incidenti si è verificato nel settore delle attività manifatturiere, il 10,7% nelle costruzioni, il 9,2% nel settore dei trasporti e magazzinaggi, il 7,1% nel commercio all'ingrosso e al dettaglio.Guardando alle classifiche provinciali è Milano a riportare il dato peggiore di tutto il Paese con otto morti bianche in ambiente di lavoro ordinario, seguita da Torino e Bari (sette), da Roma e Bologna (sei), da Messina, Reggio Emilia, Bolzano, Cuneo e Napoli (cinque). Mentre l'incidenza più alta della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a livello provinciale viene registrata ad Enna (70,4), seguita da Fermo (55,7), da Ogliastra (54,8), da Isernia (36,4), Medio Campidano (35,3), Rieti (35,1) e Matera (31,9). Le donne che hanno perso la vita sul lavoro nei primi quattro mesi del 2014 sono state 15 (7,7% del totale). Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 28, pari al 14,3% del totale. I quarantenni e cinquantenni sono i lavoratori più coinvolti.
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