venerdì 31 gennaio 2020
Nel 2019 sono state 641.638 (+0,1% sul 2018). Quelle per incidenti mortali sono state 1.089 con un calo del 3,9%
In aumento le denunce di infortunio sul lavoro
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Nel 2019 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail sono state 641.638 (+0,1% sul 2018). Lo fa sapere l'Istituto spiegando che le denunce di infortunio mortale sul lavoro sono state 1.089 con un calo del 3,9%. IN aumento le patologie di origine professionale denunciate: 61.310 (+2,9%). L'Inail ricorda che i dati sono provvisori e per sapere quanti casi denunciati saranno poi accertati come legati al lavoro bisognerà aspettare la conclusione dell'iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia. La flessione - spiega l'Inail - è da ritenere però "poco rassicurante" dato che il 2018 aveva avuto più incidenti plurimi.

Tra gennaio e dicembre del 2019 il numero degli infortuni denunciati è diminuito dello 0,05% nella gestione Industria e servizi (dai 501.740 casi del 2018 ai 501.496 del 2019) e dell'1,5% in Agricoltura (da 33.180 a
32.692), mentre è aumentato dell'1,6% nel Conto Stato (da 105.803 a 107.450). L'analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce d'infortunio sul lavoro nel Nord-Ovest (+0,1%), nel Centro (+1,2%) e nelle Isole (+0,5%), e una diminuzione nel Nord-Est (-0,1%) e al Sud (-0,8%). Tra le regioni con i maggiori
incrementi percentuali si segnalano Sardegna (+4,2%), Basilicata (+2,7%), Umbria (+2,2%) e Marche (+2,1%), mentre i decrementi maggiori sono quelli rilevati in Molise (-6,9%), Valle d'Aosta (-4,0%) e Abruzzo (-3,7%). Il lieve aumento delle denunce che emerge dal confronto tra il 2018 e il 2019 è legato esclusivamente alla componente femminile, che registra un +0,5% (da 228.762 a 229.865 denunce), a
differenza di quella maschile, in diminuzione dello 0,05% (da 411.961 a 411.773). L'incremento ha interessato esclusivamente i lavoratori extracomunitari, con un aumento delle denunce pari al
5,0% (da 79.312 a 83.250), mentre quelle dei lavoratori italiani, che rappresentano circa l'83% del totale, sono in calo dello 0,5% (da 536.153 a 533.462) e le denunce dei lavoratori comunitari sono diminuite dell'1,3% (da 25.254 a 24.923).

Dall'analisi per classi di età emergono aumenti tra gli under 30 (+2,4%) e tra i 50 e 69 anni (+1,7%). In diminuzione del 2,5%, invece, le denunce dei lavoratori della fascia 30-49 anni, nella quale rientra il 40% dei casi registrati.

Le
patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (38.492 casi), del sistema nervoso (6.678, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell'orecchio (4.311) continuano a rappresentare, anche nel 2019, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite da quelle del sistema respiratorio (2.809) e dai tumori (2.458). Queste cinque malattie rappresentano quasi il 90% del totale dei casi denunciati all'Inail. Sono state inoltre protocollate 466 denunce di malattie professionali legate ai disturbi psichici e comportamentali e 407 per quelle della cute e del tessuto sottocutaneo. I casi di patologie del sistema circolatorio sono invece 249.

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