martedì 20 aprile 2021
Previsti tre incontri dell'organismo "parallelo" al G20, coordinato da Marcegaglia ed Elkann. A luglio partirà il dialogo con i ministri, a settembre la dichiarazione finale. Ai lavori collegato Bezos
I lavori dell'organismo con Jeff Bezos (nello schermo in foto) insieme a Emma Marcegaglia e John Elkann.

I lavori dell'organismo con Jeff Bezos (nello schermo in foto) insieme a Emma Marcegaglia e John Elkann.

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«Valorizzare il ruolo delle donne attraverso la creazione di un nuovo ambiente di lavoro; e affrontare la sfida del cambiamento climatico». Sono stati questi i due temi cardine al centro del primo incontro dell'International Advocacy Caucus (Iac), l'organismo internazionale del B20 delle imprese la cui nomina, dopo quella dell'advisory board, completa l'organigramma del più autorevole fra i gruppi di lavoro istituiti dal G20 e a esso paralleli. A coordinare questo gruppo, insieme alla presidente del B20, Emma Marcegaglia, sarà John Elkann, il presidente di Stellantis Group e di Exor (di cui è anche l'amministratore).

La riunione di martedì 20, la prima di tre appuntamenti, è stata introdotta dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e «ha costituito - dice il comunicato emesso al termine - l'occasione per valutare le sinergie tra il B20 e il G20 sulle due macro priorità relative al contesto lavorativo delle donne e agli obiettivi climatici da perseguire. Nel corso del secondo incontro, previsto per il 30 luglio, partirà l'interazione con alcuni ministri responsabili dei principali dossier economici, mentre il meeting del 28 settembre sarà dedicato ad orientare l'elaborazione dei messaggi chiave per la dichiarazione finale».
L'Iac è costituito da 26 membri, tra i quali figurano gli amministratori delegati e i leader aziendali dei Paesi del G20 (la cui presidenza quest'anno spetta appunto all'Italia), nominati dalla presidenza del B20. Fra essi spicca Jeffrey Preston Bezos, il gran capo e presidente di Amazon, che si è anch'egli collegato ieri (vedi la foto). «Si tratta di veri e propri ambasciatori del Business Summit che contribuiranno ad implementarne la visibilità attraverso le loro reti, portandone avanti le istanze, anche nei confronti dei relativi governi nazionali», conclude la nota.

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