martedì 8 marzo 2016
Presentato oggi a Roma il primo Rapporto nazionale. Premiate 11 pmi per le migliori azioni a favore dei dipendenti. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti (nella foto): pronto il decreto attuativo.
Il welfare piace alle piccole e medie imprese
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"Il decreto attuativo sul welfare aziendale è pronto". Lo ha assicurato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, durante la presentazione del Welfare Index Pmi, promosso da Generali Italia, con Confindustria e Confagricoltura e con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri. Il provvedimento - ha spiegato Poletti - è al vaglio degli altri ministeri interessati, ma "arriverà rapidamente". "Il welfare aziendale, che vuol dire partecipazione, impegno, è una grande scommessa, una grande forza che però richiede cambiamenti da parte di tutti, imprenditori e lavoratori, non può essere solo frutto della contrattazione", ha aggiunto Poletti. "Abbiamo commesso un gigantesco errore - ha detto il ministro - veniamo da troppi anni in cui abbiamo usato sistematicamente la parola 'difendere'. In un mondo che cambia così velocemente è un atto di autolesionismo fuori di misura, bisogna prendersi il rischio del cambiamento".Il welfare aziendale è in piena evoluzione e si conferma uno dei temi rilevanti del futuro. Emerge dal primo Rapporto nazionale 2016 Welfare Index Pmi, realizzato attraverso una ricerca condotta su 2.140 aziende dei tre settori produttivi: industria, commercio e servizi e agricoltura e presentato oggi a Roma.Il rapporto è stato realizzato da Innovation Team: il Welfare Index Pmi è l'indice che misura il livello di welfare aziendale nelle pmi italiane, con l'obiettivo di diffonderne la cultura. Dieci le aree d'intervento prese in considerazione: previdenza integrativa, salute, assicurazioni per dipendenti efamiglie, tutela delle pari opportunità e sostegno ai genitori, conciliazione lavoro-famiglia, sostegno economico ai dipendenti e alle loro famiglie, formazione e sostegno alla mobilità delle generazioni future, sicurezza e prevenzione, sostegno ai soggetti deboli e integrazione sociale, welfare allargato al territorio."Festeggiamo oggi la diffusione della cultura del welfare aziendale, attività che migliora il benessere dei lavoratori nelle aziende. Con il welfare  vincono tutti: i dipendenti, gli imprenditori e le amministrazioni pubbliche locali.  Alla fine vince anche l'Italia, dove le Pmi sono il vero motore dell'economia: siamo convinti che il welfare contribuisca alla crescita del Paese". Lo ha detto Philippe Donnet, country manager e ad di Generali Italia.Il 45% delle aziende intervistate risulta attivo in almeno uno di questi ambiti e l'11% è molto attivo, perché realizza iniziative in più di sei ambiti a favore dei propri dipendenti. Inoltre, risulta chele pmi possono essere classificate sulla base di cinque diversi approcci al welfare aziendale: 'Vita e lavoro'(21% del totale), 'Inclusivi' (9,5%), 'People care' (10,8%), 'Attuatori' (48%), 'Beginner' (10,7%).Complessivamente, le aree di welfare più utilizzate dalle imprese sono raggruppabili in tre tipologie: 1) iniziative per la gestione del personale: formazione e sostegno alla mobilità (64,1%), assicurazioni per dipendenti e famiglie (53%), sostegno economico ai dipendenti (46,2%); 2) iniziative classiche di welfare complementare: previdenza integrativa (40,4%), salute (38,8%), sicurezza e prevenzione (38%); 3) iniziative più innovative: pari opportunità e sostegno ai genitori (18,5%), welfare allargato al territorio (15%), integrazione sociale (14,1%) e conciliazione vita lavoro (4,9%).Le motivazioni che spingono le pmi a intraprendere iniziative di welfare aziendale sono risultate principalmente due: la gestione del personale, e quindi il benessere dei dipendenti per migliorarne la soddisfazione e la produttività, e la sostenibilità nel lungo termine del successo aziendale, unita ad aspetti reputazionali.Gli incentivi fiscali emergono in ogni caso come determinanti: il 35% delle aziende afferma di aver effettuato i rilevanti investimenti di risorse aziendali compensati dai risparmi fiscali.Durante l’evento sono state premiate le 11 imprese che si sono distinte per aver affiancato alle aree più classiche di welfare aziendale importanti iniziative nelle aree di conciliazione vita-lavoro e sostegno alla famiglia, oltre che delle pari opportunità. L’elemento comune a tutte le imprese vincitrici è l’impegno nell’integrazione sociale dei propri lavoratori e nelle iniziative di welfare allargate al territorio. Le aziende premiate:Industria: 1° Colorificio San Marco (Marcon, Venezia) 2° Lurisia Acque Minerali,(Cuneo), 3° Panzeri (Bulciago, Lecco);Commercio e Servizi:1° Rusconi Viaggi (Lecco), 2° Socfeder (Modena), 3° Wecare (Arenzano, Genova);Agricoltura:1° Agrimad Società Agricola, San Demetrio Corone (Cosenza); 2° SalviVivai (Ferrara), 3° Barone Ricasoli (Gaiole in Chianti, Siena).Inoltre, sono state assegnate due menzioni speciali, la prima all’azienda agricolaFungar (Coriano, Rn) che ha ricevuto la menzione speciale Valore donna, per l’imprenditrice Loredana Alberti, la seconda alla cooperativa sociale Un Fiore per la Vita Onlus (RI), che ha ricevuto la menzione speciale di Agricoltura sociale.
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