lunedì 10 ottobre 2022
Le competenze riguardano soprattutto il mondo del web: social media manager, revenue/pricing manager, travel organizer, travel designer, promotore del turismo sostenibile, destination manager
Anche il turismo enogastronomico è in crescita

Anche il turismo enogastronomico è in crescita - Archivio

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Dopo due anni pessimi a causa della pandemia, il turismo sembra in ripresa. Il comparto vale all’incirca il 7% dell'occupazione e il 6,4% del Pil - se si considerano solo le spese che riguardano prenotazioni alberghiere e viaggi - un dato che sale oltre il 9% con tutte le spese connesse che i turisti effettuano durante il loro periodo di vacanza. Come normale che sia, i fatturati si gonfiano durante il trimestre estivo, una situazione che agevola non solo i conti statali, ma anche i bilanci comunali. Durante i primi sette mesi dell’anno corrente i Comuni hanno guadagnato 158,6 milioni di euro dalle sole imposte di soggiorno. A sostegno della scelta di una destinazione italiana c’è un dato bene preciso: degli oltre 34,5 milioni andati in vacanza, quasi il 90% è rimasto entro i confini nazionali. Mentre il turismo internazionale si è risvegliato facendo segnare un incremento del 222% rispetto al 2021, ad agosto l’incremento è stato invece del 202%. La maggior parte dei turisti provengono dagli Stati Uniti (circa 2,2 milioni). Tra giugno e agosto il 62% delle strutture alberghiere è tornata a lavorare sui livelli dell’era pre-Covid, mentre c’è chi ha ottenuto addirittura dei risultati migliori rispetto allo stesso periodo nel 2019, precisamente il 47% degli operatori turistici. A partire da giugno si è assistito a una crescita esponenziale della domanda turistica verso il nostro Paese. Le strutture alberghiere hanno fatto registrare un tasso di occupazione che in molti casi ha superato l’80%. In molte località si è sfiorato il “tutto esaurito”. Molto bene il mare cosi come la montagna, ma quello che ha fatto davvero la ripartenza sono le città d’arte. «Numeri importanti, che restituiscono fiducia nel turismo e nella capacità di attrarre del nostro Paese – spiega Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi –. Ma per le imprese le difficoltà non sono finite. Se da un lato possiamo guardare con fiducia alla ripresa della domanda, ancora molto sostenuta a settembre e con un buon potenziale anche per l’autunno, i costi dell’energia hanno raggiunto livelli insostenibili. Già prima dell’estate avevamo lanciato l'allarme denunciando l’impatto drammatico dell’aumento dell’energia sui conti del settore alberghiero, ma con gli ulteriori rincari di agosto molte aziende rischiano la chiusura. Ricordiamoci che il settore viene da oltre due anni di fermo pressoché totale e rischia quindi, malgrado i buoni risultati di questi mesi, di rimanere schiacciate dagli aumenti insostenibili dei costi energetici. Abbiamo bisogno di interventi urgenti per garantire la continuità nei prossimi mesi: sterilizzazione degli aumenti del gas e dell’energia elettrica e la decontribuzione per contenere il costo del lavoro scongiurando il ricorso alla cassa integrazione». Inoltre il settore è alla ricerca di nuove figure professionali per agenzie di viaggio e aziende ricettive. Il personale presente sul mercato non è infatti sufficiente a coprire la richiesta, e quello presente non è sempre abbastanza qualificato. Tra le competenze più richieste ci sono per esempio le lingue straniere, come cinese, russo e arabo, in pratica quelle dei mercati in espansione da dove arrivano più turisti. C’è sempre una maggiore attenzione per coloro che si occupano di F&B (food and beverage), impiegati nell’accoglienza dell’area ristorante, e quindi di assicurare alla clientela prodotti di qualità, della conservazione dei cibi, del rispetto delle norme igienico-sanitarie e anche del servizio ai tavoli, prestando molta attenzione in questi casi ai clienti che dichiarano di avere allergie e intolleranze alimentari. Per questo i corsi di formazione e aggiornamento sono un ottimo investimenti per le aziende, sia per avviare un processo innovativo che per orientare il personale verso corsi specifici di grande utilità e interesse. Il mondo del lavoro turistico ha quindi bisogno di essere riqualificato proprio perché vive una continua evoluzione. Le nuove competenze riguardano soprattutto il mondo del web. In questo campo le figure più richieste sono: social media manager (che elabora piani di comunicazione per i social network) e revenue/pricing manager, che modifica le tariffe (booking on-line) per far in modo che la struttura sia sempre piena; ci sono poi coloro che si occupano di raccontare in formato digitale i luoghi da visitare. Tra le nuove figure anche: travel organizer (costruisce il viaggio, la sua area di competenza va dalla progettazione alla comunicazione); travel designer (propone un’offerta turistica su misura del cliente); promotore del turismo sostenibile (guida ambientale, operatori di ecoturismo che lavorano soprattutto a contatto con b&b, agriturismi o strutture green); destination manager (promuove un territorio spesso posto al di fuori dei grandi circuiti turistici per valorizzarne ricchezze e risorse). Infine molto richieste sono anche alcune lauree (economica, urbanistica e umanistica), che danno una preparazione ampia e competente per fornire alla clientela un’offerta turistica adeguata, effettuando un’analisi dettagliata del territorio di interesse.

CartOrange a caccia di 70 consulenti di viaggio

CartOrange, l'azienda italiana di consulenti di viaggio, la prima ad aver portato nel nostro Paese questa figura professionale, sganciata dall’agenzia di viaggio “fisica” apre le sue porte a 70 talenti in tutta Italia, che potranno sviluppare la propria attività grazie ai percorsi personalizzati della Academy CartOrange. Si può iniziare anche senza avere un background specifico nel settore turistico, come dimostrano molte storie professionali di successo, ma è anche agli agenti di viaggio che CartOrange si rivolge con percorsi studiati per gestire al meglio il passaggio alla nuova dimensione. «Chi ha già alle spalle percorsi di alto livello può dare il via subito alla nuova attività – spiega Silvia Poli, People and Sustainability manager di CartOrange – grazie a strumenti imprenditoriali, commerciali e di marketing ad hoc: software esclusivi per gestire i clienti anche a distanza (richieste via web, preventivi online, contratti digitali), lead generati dai molti canali aziendali, sito web personale all’interno di Cartorange.com, che è il portale dei viaggi su misura più ricercato da sposi e grandi viaggiatori, rinnovato e potenziato pochi mesi fa e sul quale continuiamo a fare forti investimenti». Inoltre i consulenti possono appoggiarsi alle boutique CartOrange presenti in 15 città, alle quali si affianca la novità dei corner negli store Coin, parte di un progetto appena lanciato dall’azienda. E ancora, hanno a disposizione prodotti ed esperienze di viaggio sviluppati in esclusiva dal Tour Operator CartOrange, «Inoltre, agli agenti di viaggio, mettiamo a disposizione un life coach che li aiuterà a pianificare lo sviluppo della propria attività e a costruire il giusto work-life balance» prosegue Poli. Inquadramento e guadagni sono estremamente interessanti: contratto e tutele per lavorare in modo autonomo e flessibile ai sensi della legge 173/05, previdenza (2/3 dei contributi a carico di CartOrange), provvigioni differenziate per tipologia di prodotto. Previste anche incentivazioni sotto forma di premi in denaro e viaggi al raggiungimento di obiettivi. «I nuovi consulenti – conclude Poli – andranno a rinforzare anche aree geografiche in cui siamo ancora poco presenti, come il Lazio, il Veneto e la Campania. Il nostro obiettivo è fornire loro gli strumenti più efficaci per costruire un’attività di successo, al passo con i tempi, adatta a gestire il cambiamento. Inoltre offriamo le garanzie di una realtà solida, ricca di esperienza, che non smette mai di sostenere i propri collaboratori e di investire per crescere in modo sostenibile». Le candidature possono essere inviate tramite il sito www.consulentediviaggio.it.

Turismo congressuale, Italia quinta e Roma tra le prime 20 città

Nel settore del turismo congressuale, il cosiddetto Mice, l'Italia scala la classifica mondiale e nel 2021 ottiene il qunto posto, scavalcando il Regno Unito, che scende di una posizione rispetto al 2019. Lo segnala l'Enit anticipando la partecipazione a Imex America dall'11 al 13 ottobre dove lo stand Italia promuoverà la Penisola, in sinergia con le regioni italiane e i buyer internazionali in una rete strategica condivisa. La Spagna balza di due posizioni rispetto al 2019 e diventa la seconda destinazione per
meeting a livello globale, dopo gli Stati Uniti che restano saldi al primo posto per numero di congressi ospitati. La Germania si posiziona al terzo e la Francia al quarto posto. Nel 2021 in Italia sono stati realizzati complessivamente 86.438 eventi in presenza o in formato ibrido con una crescita del +23,7% rispetto al 2020, per un totale di 4.585.433 partecipanti (+14,7% sul 2020). La durata media degli eventi è pari a 1,34 giorni in linea con il 2020 (1,36). Il 52,5% delle sedi per congressi ed eventi si trova al Nord, il 25,5% al Centro, il 13,9% al Sud e l'8,1% nelle Isole. Il Nord ha ospitato il 65,2% degli eventi nazionali con un aumento del +29,0% circa sul 2020. Nel 2021, la spesa internazionale per viaggi d'affari in Italia nel 2021, circa 4,3 miliardi di euro (+50,8% sul 2020), è cresciuta più di quella per vacanze (+16,8%). Sono 10,8 milioni i viaggiatori internazionali in Italia per motivi di lavoro/affari nel 2021 (+18,2% sul 2020) per un totale di circa 33 milioni di notti (+16,7%). E nei primi sei mesi del 2022, i viaggiatori dall'estero in Italia per motivi di lavoro spendono quasi tre miliardi di euro (Ufficio Studi su dati Banca d'Italia - 2022 provvisori). Inoltre nella classifica delle città, Roma entra nelle prime 20 posizioni e si piazza al 16esimo posto.

Turismo enogastronomico e corsi di formazione

Il nostro Paese vanta un patrimonio enologico unico in termini di prodotti, identità, culture e paesaggi. Il crescente interesse turistico ha portato negli anni allo sviluppo di un’offerta capace di soddisfare le esigenze di un pubblico ampio e variegato, con spunti innovativi – quali, per esempio, cantine in dimore storiche e in edifici contemporanei realizzate da architetti di fama nazionale e internazionale, aziende di produzione con installazioni artistiche visitabili dal pubblico o con eventi musicali, letterali, teatrali, … – riconosciuti come eccellenze di livello nazionale ed internazionale. L’enoturismo vale complessivamente 2,5 miliardi di euro l’anno (fonte: XVII Rapporto Città del Vino). Sono circa 14 milioni i turisti legati al settore. È praticato da un italiano su quattro. Questo comparto rappresenta un volano per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori e dei borghi. L’Italia è leader in Europa per prodotti certificati, ben 844 (526 vinicoli). Per le aziende vinicole gli enoturisti incidono in media per il 27% del fatturato, che nel 2021 è stato di 1,2 miliardi di euro. Più di nove aziende su dieci offrono accoglienza enoturistica (74% tutto l’anno, 18% alcuni periodi/mesi dell’anno). Sono circa 25mila le cantine aperte al pubblico e danno lavoro a 30mila stagionali. Anche per queste cifre il Forum mondiale dell’enoturismo, è stato ospitato per la prima volta nel nostro Paese. Ha rappresentato un’occasione unica per far conoscere al mondo le nostre eccellenze. E per riflettere sulle prospettive di sviluppo di un settore che, se opportunamente valorizzato, può diventare un volano di sviluppo sostenibile e di rivitalizzazione di molti territori. Mentre il Food & Wine Tourism Forum nasce nel 2018 in una destinazione a forte vocazione enogastronomica, le Langhe, per rivolgersi agli operatori della filiera turistica, ai player istituzionali pubblici e privati, giornalisti, blogger, startup e studenti, e in generale a chiunque sia curioso di confrontarsi su enoturismo e turismo gastronomico. Partendo dal know-how del territorio, l’obiettivo è sempre stato quello di rafforzare il legame tra il turismo, il mondo del vino e quello della ristorazione. Un legame da sviluppare in una prospettiva di innovazione digitale. Da segnalare il libro Viaggio nell'Italia del vino - Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend, frutto del lavoro congiunto delle Associazioni Città del vino, le Donne del vino e del senatore Stefàno e contiene gli esiti dell’indagine di Nomisma-Wine Monitor su 92 comuni e 150 cantine. Il libro e l’indagine mettono in rilievo il nuovo ruolo delle donne nell’enoturismo italiano: dall’indagine fatta nelle 150 cantine, emerge che sono donne l’80% di chi fa marketing e comunicazione, il 51% di chi è impegnato nel commerciale, il 76% di chi declina il vino nell'ambito turistico, mentre solo il 14% rimane impegnato in vigna e in cantina. Anche sul lato della domanda, si registra – sempre secondo i produttori – un aumento delle donne tra gli enoturisti. Senza dimenticare gli impatti economici che la leva dell’enoturismo è in grado di generare: per le aziende che hanno partecipato all’indagine, il 13% del fatturato complessivo può essere ricondotto a tale attività (degustazioni, hospitality, vendita diretta). Un punto importante su cui riflettere e che può portare ad azioni di rilancio e ulteriore sviluppo in particolare per le realtà di più piccole dimensioni. Intanto è ripartito Congusto Gourmet Institute, il primo Campus enogastronomico di Milano, che per l’anno accademico 2022/2023 vede un’offerta formativa ricca e diversificata: dal Cuoco Chef e il Gran Diploma, due dei percorsi di alta formazione più richiesti, pensati per sostenere e aiutare gli allievi a raggiungere i loro obiettivi, fornendo gli strumenti più adatti e un possibilità concreta di sbocco professionale. Tutto ruota intorno alle esigenze degli aspiranti professionisti: spazi ampi, attrezzati e funzionali, docenti di altissimo livello, metodologia all’avanguardia, piani di studio flessibili e in costante aggiornamento, classi composte da un limitato numero di allievi. Tecnica, creatività, innovazione, lavoro di gruppo sono gli insegnamenti fondamentali, in linea con la visione multidisciplinare che guida l’Istituto fondato da Federico Lorefice e Daniel Stoico, imprenditori con esperienza ventennale nel settore. La formazione, effettuata con modalità tecnico-scientifiche, ruota intorno a tre elementi chiave: il prodotto, la tecnica, il contesto. I contenuti dei corsi affondano le proprie basi nella tradizione, ma allo stesso tempo riflettono le trasformazioni del mercato della ristorazione, per formare professionisti sempre aggiornati. Tutti i corsi, certificati Regione Lombardia e riconosciuti in tutta Europa secondo lo standard EQF (European Qualification Framework), prevedono un’attività didattica suddivisa tra teoria in aula, lezioni pratiche presso il Campus Congusto e tirocinio curricolare presso alcune delle migliori realtà del mondo della ristorazione, tra ristoranti stellati, hotel di lusso, laboratori di pasticceria, aziende della Gdo e catering. L’offerta si completa con i corsi di alta formazione e crescita professionale per Pasticcere, Sala & Hospitality Management e Panificatore Pizzaiolo, in grado di soddisfare ogni esigenza di specializzazione, imparando dai più grandi esperti del mestiere.

Al via la Borsa mediterranea del turismo archeologico

La XXIV edizione della Bmta-Borsa mediterranea del turismo archeologico si svolgerà a Paestum (Salerno) presso il Tabacchificio Cafasso, l’area archeologica e il museo nazionale, la basilica da giovedì 27 a domenica 30 ottobre 2022. Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare parchi e musei Archeologici, promuovere destinazioni turistico archeologiche, favorire
la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali. La Bmta è l’unico appuntamento al mondo che consente l’incontro delle organizzazioni governative, delle istituzioni e degli enti locali con gli operatori professionali, gli addetti ai lavori, i viaggiatori, gli appassionati, il mondo scolastico e universitario, i media. La manifestazione è un format di successo testimoniato da 7mila visitatori, 150 espositori da 15 Paesi esteri, 110 tra conferenze e incontri con 550 tra moderatori e relatori in cinque sale in contemporanea, 30 buyer tra europei e nazionali, 140 operatori dell’offerta, 120 giornalisti. La Bmta si conferma un rilevante momento di approfondimento e divulgazione di temi inerenti il turismo culturale e la fruizione, gestione e valorizzazione dei beni culturali, un grande contenitore con 16 sezioni: ArcheoExperience, i Laboratori di Archeologia Sperimentale per la divulgazione delle tecniche utilizzate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano; ArcheoIncoming, spazio per i tour operator nazionali specialisti del turismo archeologico nel Salone Espositivo e al Workshop per promuovere l’incoming verso le destinazioni italiane; ArcheoIncontri per conferenze stampa e presentazioni di progetti culturali e di sviluppo territoriale; ArcheoLavoro, orientamento post diploma e post laurea a cura delle Università; ArcheoStartup, presentazione di neo imprese per l’innovazione nel turismo culturale e nella valorizzazione dei beni culturali in collaborazione con Associazione Startup Turismo; ArcheoVirtual, Workshop e Mostra multimediale incentrati sulle applicazioni digitali e sui progetti di archeologia virtuale in collaborazione con Ispc-Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr; Salone Espositivo delle destinazioni turistico-archeologiche su 4mila metri quadrati con 18 regioni; Workshop tra la domanda europea selezionata dall’Enit e nazionale dei tour operator specialisti e l’offerta del turismo culturale e archeologico.








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