mercoledì 19 febbraio 2020
L'iniziativa di Junior Achievement Italia e Unicef è volta a fornire competenze imprenditoriali e sarà presentata a Milano il 6 marzo in occasione della "Civil Week"
Inclusione di giovani in situazioni di marginalizzazione
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Si è svolto a Roma il Demo Day, evento conclusivo della prima fase del progetto Idee in azione per Upshift realizzato da Junior Achievement Italia e Unicef, rivolto a giovani in situazioni di marginalizzazione con lo scopo di favorire lo sviluppo di competenze imprenditoriali. Il percorso di educazione all’imprenditorialità, che mira a potenziare le capacità dei giovani e il processo di inclusione nel tessuto socio-economico, approda nel Lazio dopo il successo della sua prima edizione siciliana. Finanziata dal Migrant and Refugee Fund del Ceb (Council of Europe Development Bank), la seconda edizione di Idee in azione per Upshift coinvolge la rete dei Cpia (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti), del ministero dell’Istruzione dove si realizzano percorsi di istruzione di primo livello, di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana. L’obiettivo dell’iniziativa è offrire competenze tecniche per lo sviluppo di un proprio piano imprenditoriale, ma anche soft skill necessarie per il percorso professionale futuro.

Partendo dai problemi della realtà in cui vivono, i partecipanti realizzano progetti a impatto sociale che hanno un forte focus sugli aspetti di inclusione, quali facilitare il dialogo e il confronto, e contribuire al miglioramento della comunità e del territorio in cui vivono. Il Demo Day, patrocinato dalla rappresentanza in Italia della Commissione europea, si è tenuto presso il binario F c/o Hub di LVenture Group e Luiss EnLabs, a Roma Termini, ed è stato aperto dai saluti istituzionali dei rappresentanti del ministero dell’Istruzione e del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Una giuria multidisciplinare valuterà le idee elaborate durante la prima fase di formazione e fornirà i suggerimenti necessari per affrontare la seconda fase di incubazione, durante la quale verranno sviluppate delle vere e proprie start up, volte a restituire un progetto utile all’intera comunità. Al termine dell’iniziativa, le start up più promettenti avranno la possibilità di affermarsi. Come è stato il caso, per esempio, nell’edizione 2019, di Mafè Ollehleh, un servizio di catering che, su richiesta, offre ricette fusion della tradizione gastronomica africana e siciliana, realizzato da un gruppo di giovani ospiti della cooperativa La Grande Famiglia di Naro (Agrigento). Il progetto, risultato tra i vincitori della scorsa edizione, sta crescendo con il supporto di Tree e, nel corso degli ultimi mesi, è stato più volte coinvolto in manifestazioni regionali sullo scambio culturale e l’inclusione sociale, fino all’hackathon organizzato da Mygrants a Bologna.


L’iniziativa sul territorio siciliano vedrà comunque il suo replicarsi anche quest’anno, parallelamente all’edizione laziale, e risalirà lo Stivale fino ad arrivare a Milano il 6 marzo, dove sarà presentata in occasione della Civil Week, evento nazionale dedicato alle persone, alla solidarietà e all’economia civile.


«A 18 anni i ragazzi si trovano esposti e spesso disorientati, fuori dalla situazione di protezione e sicurezza che poteva fornire il percorso scolastico. È importante riuscire ad accompagnarli anche in questo delicato frangente, fornendo loro la motivazione e gli strumenti per proiettarsi verso l’obiettivo dell’occupazione e della realizzazione professionale, supportandoli nello sviluppare le competenze – tecniche e soft, trasversali - necessarie per poter avere successo - commenta Antonio Perdichizzi, presidente di Junior Achievement Italia -. Molti dei nostri ragazzi cercano opportunità di lavoro e di studio a un livello più elevato rispetto a quello a cui aspiravano prima delle nostre iniziative, e questo è per noi una grande soddisfazione: significa che stiamo lavorando nella giusta direzione».

«Per Unicef Upshift risponde al bisogno di rendere tutti i ragazzi e le ragazze, in particolare i più vulnerabili, agenti principali del cambiamento. Si pone così in linea con Generation Unlimited, il partenariato globale nato nel 2018 e che mette insieme il settore privato, i governi, le organizzazioni internazionali come Unicef, la società civile e i giovani stessi per rispondere alla sfide urgenti dei giovani e con l’obiettivo di realizzare il loro potenziale - afferma Anna Riatti, responsabile Unicef del programma a favore di bambini e adolescenti migranti e rifugiati in Italia -. Già dalla sua prima sperimentazione Upshift ha messo in evidenza la capacità dei giovani di analizzare e affrontare le sfide che li riguardano e di produrre idee positive non solo per sé stessi ma per l’intera comunità di appartenenza».


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