venerdì 6 maggio 2016
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Terra, cibo, economia, sicurezza, energia, relazioni, saperi, luoghi: otto parole per parlare di futuro. Sono quelle scelte da Now, il primo Festival del Futuro sostenibile che si apre oggi a Villa Erba, a Cernobbio (Como). E che fino a domenica proporrà incontri, spettacoli, workshop per discutere appunto di un futuro dove economia e ambiente, cultura e società possano progredire insieme. «È la prima edizione ma non nasce da zero – spiega Francesco Vignarca, responsabile del programma culturale di Now – perché a Como organizziamo una fiera dell’economia solidale da più di dieci anni. Ma qui andiamo oltre, promuovendo un confronto tra idee diverse di futuro». Il festival proporrà infatti dei faccia a faccia tra sostenitori di differenti ricette, per così dire, per un futuro possibile: ad esempio tra i paladini della decrescita e i fautori della crescita; oppure quello tra Cecilia Strada (presidente di Emergency) e l’ex-capo di Stato Maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini. Si darà spazio anche alla lotta contro l’economia dello spreco con Gunter Pauli, padre della blue economy, e alla bioeconomia con Catia Bastioli, Ad di Novamont e presidente di Terna. Altra caratteristica del festival è che il programma è stato costruito in modo partecipato: «Noi abbiamo organizzato gli incontri principali – dice Vignarca – ma gli altri sono stati proposti dalle realtà, piccole e grandi, che hanno scelto Now Festival come luogo dove raccontare cosa stanno facendo». Domenica alle 14 è in programma il dibattito «Come spendere i soldi pubblici per un futuro migliore », moderato da Massimo Calvi (caporedattore di Avvenire), che vedrà l’intervento di Raul Caruso, docente dell’Università Cattolica di Milano ed editorialista di Avvenire. Sempre domenica pomeriggio si parlerà di uno dei temi che dominano l’attualità: le migrazioni e le politiche di accoglienza. Ne discuteranno fra gli altri Elly Schlein, parlamentare europea relatrice della revisione degli accordi di Dublino sulle politiche continentali per i richiedenti asilo e il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti. Andrea Di Turi © RIPRODUZIONE RISERVATA
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