venerdì 23 aprile 2021
Debutterà a maggio in Italia il crossover coreano che si presenta con forme originali, una gamma semplice e prezzi interessanti
Ibrida e audace, arriva Hyundai Bayon
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Si scrive Bayon, si pronuncia “Beion”. Il nome deriva da Bayonne, il capoluogo dei Paesi Baschi francesi, una delle località più affascinanti del sud-ovest della Francia. Il nuovo Suv compatto di Hyundai scalda i motori e si prepara al debutto sul mercato italiano (segmento B), previsto nel mese di maggio. Il listino non è ancora stato ufficializzato ma i prezzi dovrebbero partire da circa 19.500 euro. Non male per un Suv (o crossover? La distinzione incomincia a non essere poi così chiara) che si presenta con un design moderno, poco “pasticciato”, molto originale soprattutto nella parte posteriore dove spicca l’effetto boomerang dei gruppi ottici.

Com'è. Nella parte anteriore, si fanno notare i fari divisi in tre parti, combinati con le prese d'aria: una orizzontale e sottile si affianca alle luci di posizione diurne (DRL) generando una sensazione di maggiore larghezza. Originale il profilo laterale, contraddistinto da un aspetto cuneiforme e dal montante C a forma di freccia (di nuovo, l’effetto boomerang). Nella parte posteriore, le luci a forma di freccia sottolineano la dinamicità dei montanti mentre il loro posizionamento agli estremi laterali crea una maggiore larghezza visiva. Belli anche i cerchi, in acciaio da 15 pollici o in lega da 16 o 17 pollici. Con 411 litri di spazio nel bagagliaio, Bayon si distingue per la grande capacità di carico nonostante le sue dimensioni compatte, e per la sua spaziosità interna e praticità. Inoltre, la copertura del bagagliaio può essere fatta scorrere lungo il retro dei sedili posteriori offrendo un ulteriore vantaggio.

Con una lunghezza di 4,18 metri, una larghezza di 1,75 e un'altezza di 1,49 (o 1,50 con le ruote da 17 pollici), le dimensioni della vettura raggiungono un buon equilibrio tra compattezza e praticità, con un passo di 2.580 mm. L’ampio spazio per le gambe (lo abbiamo verificato sedendoci) garantisce ai passeggeri una buona comodità, sia sui sedili anteriori sia su quelli posteriori (i passeggeri anteriori possono godere di 1,072 metri di spazio per le gambe, mentre i passeggeri posteriori hanno 882 mm).

Una gamma semplice. La nuova Bayon sarà commercializzata solo con trazione 2WD, con 2 allestimenti, due motorizzazioni e 3 diverse tipologie di trasmissione. Le motorizzazioni sono il 1.2 MPi 84 CV (con cambio 5MT) e il mild hybrid T-GDi 100 CV 48V (disponibile con cambio 6iMT o 7DCT). Quest’ultima versione da 100 CV è disponibile anche senza il 48V e può essere abbinata a un cambio manuale a 6 marce (6MT) o 7DCT. Il motore 1.0 T-GDi, con e senza 48V, è dotato di tre modalità di guida – Eco, Normal e Sport – per ottimizzare la risposta del motore e le prestazioni dello sterzo in base alle condizioni di guida.

Tutta da scoprire, poi, dal punto di vista delle funzionalità di guida semi-autonoma. Fra i vari sistemi di assistenza presenti, segnaliamo su tutti il Lane Following Assist (LFA) che mantiene il veicolo centrato sulla sua corsia di marcia; il Forward Collision-Avoidance Assist (FCA) che fa inizialmente scattare un allarme, poi, se necessario, applica autonomamente una frenata per evitare che si verifichi una collisione; il Navigation-based Smart Cruise Control (NSCC), che utilizza i dati del sistema di navigazione del veicolo per regolare la velocità in modo autonomo durante la guida in autostrada o superstrada; il Driver Attention Warning (DAW) che analizza i modelli di guida per aiutare a rilevare segnali di distrazione o sonnolenza; il Rear Occupant Alert (ROA) che avvisa il guidatore prima di lasciare il veicolo se i sensori rilevano il movimento sul sedile posteriore e il Parking Assist (PA) che consente il parcheggio semi-autonomo grazie a una gamma di sensori e un software che lavorano insieme per aiutare i conducenti a posteggiare in spazi ristretti. Insomma, c’è da viaggiare comodi e sicuri.

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