sabato 30 aprile 2022
A Firenze la presentazione della Guida 2022. La siccità mette a rischio la produzione, buona la ripresa in Sicilia e Puglia
L'extravergine è sempre più spesso bio
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Firenze ha ospitato ieri la presentazione della Guida agli Extravergini 2022, a cura di Slow Food Italia, giunta alla sua 23esima edizione grazie a 125 degustatori. Racconta 750 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici (120 novità a testimonianza di un settore molto vivace): crescono il numero delle aziende che certificano in biologico l’intera filiera e i produttori che hanno aderito al Presidio Slow Food Olio extravergine italiano. La presentazione della Guida è stata l’occasione per fare il punto sull’annata olivicola. «Purtroppo, dobbiamo nuovamente evidenziare una costante negativa di questi ultimi anni, molto più pericolosa e indecifrabile di altre: il clima - sottolinea Francesca Baldereschi, curatrice della Guida -. Se, sino a qualche anno fa, era una preoccupazione per i contadini, ora è un’emergenza. Fenomeni atmosferici anomali e violenti stanno vanificando in pochi anni l’evoluzione e l’acclimatamento millenario delle centinaia di varietà dell’olivo nel Mediterraneo». Infatti le avversità meteorologiche hanno caratterizzato tutta la penisola con una grande siccità in estate e una forte instabilità primaverile che non ha favorito lo sviluppo vegetativo dell’olivo e, poi, le gelate nel nord. La produzione è stata inferiore rispetto alle aspettative anche se 315 mila tonnellate di olio sono il 15% in più rispetto all’annata precedente, contraddistinta da un raccolto scarso. Importante la ripresa al Sud e in Puglia.

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