venerdì 19 giugno 2015
​La paura della Grexit spinge i risparmiatori a ritirare i depositi: due miliardi in due giorni. Tsipras ottimista: si troverà una soluzione. Lunedì il vertice dei capi di Stato dell'eurozona.
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​ ​Corsa contro il tempo per trovare una soluzione alla crisi greca: il premier, Alexis Tsipras è ottimista e sicuro che al programmato vertice dei capi di stato e di governo dell'Eurozona di lunedì ci sarà un accordo che consentirà al paese di tornare a crescere. "Il summit di lunedì - dice - è uno sviluppo positivo che va in direzione dell'intesa. Tutti quelli che hanno scommesso sulla crisi e su uno scenario di terrore dovranno riconoscersi in errore. Ci sarà una soluzione - aggiunge - basata sul rispetto delle regole Ue della democrazia che consentirà alla Grecia di tornare a crescere". Inoltre, riferiscono funzionari Ue, i ministri delle Finanze della zona euro discuteranno la gestione di un default della Grecia in caso di mancato accordo con i creditori. Ma intanto nel Paese è fuga di capitali: nella sola giornata di oggi è stato ritirato dai deposti bancari oltre un miliardo di euro. Secondo tre fonti bancarie, in questa settimana sono usciti dalle banche ben 4,2 miliardi di euro, il 2,2% del totale dei depositi bancari del Paese. Proprio per questo oggi il direttivo della Bce terrà una riunione in teleconferenza per discutere dell'ampliamento della liquidità di emergenza per le banche greche (Ela), il cui tetto è stato appena innalzato di 1,1 miliardi di euro a 84,1 miliardi. Non solo, ma l'Eurotower ha aumentato di 1,8 miliardi di euro la liquidità di emergenza per le banche greche. Berlino assicura che negozierà "fino all'ultimo minuto" ma Atene deve presentare le riforme. Secondo Peter Altmaier, il capo dello staff del cancelliere Angela Merkel, la Grecia deve rispettare gli impegni "come hanno fatto altri paesi come Spagna, Portogallo e Irlanda". "Peccato per il mancato accordo di ieri all'Eurogruppo, ma non è troppo tardi per un'intesa e ci auguriamo che un accordo sia possibile", fa sapere Steffen Seibert, portavoce della Merkel. Secondo il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il fatto stesso che sia stato convocato un vertice dell'Eurozona è la prova "che ci sono margini per un'intesa". Se si verificherà la non auspicata e "molto lontana" ipotesi di un'uscita della Grecia dall'Euro, "i mercati finanziari ne risentirebbero" e Padoan non si stupirebbe "se ci fossero variazioni dei rendimenti e degli spread".
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