venerdì 14 agosto 2015
l Parlamento greco ha approvato l'accordo con i creditori sul terzo salvataggio del Paese. L'accordo è stato approvato con 222 voti a favore, 64 contrari e 11 astenuti.
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​Il Parlamento greco ha approvato l'accordo con i creditori sul terzo salvataggio del Paese. L'accordo è stato approvato con 222 voti a favore, 64 contrari e 11 astenuti. Il Parlamento greco ha così approvato stamani il ddl sul terzo memorandum per il salvataggio del Paese concordato martedì scorso dal governo di Atene con i creditori della Grecia. Il voto sblocca così aiuti per 85 miliardi di euro.
Intanto sul tavolo dell'Eurogruppo oggi c'è, per la Grecia, sia la possibilità di dare il via libera al salvataggio Esm e sia l'opzione di un nuovo prestito ponte: fonti Ue spiegano come entrambe le procedure siano state già attivate e pronte ad essere applicate. Il Financial Times propone un retroscena su un documento in cui il ministero delle finanze tedesco 'elenca le sue obiezioni all'intesa' e titola 'Berlino getta sabbia negli ingranaggi dell'accordo'. Il Pil greco intanto cresce a sorpresa nel 2/o trimestre con un +0,8% sui 3 mesi precedenti messo a segno nonostante il durissimo negoziato con i creditori (-0,5% le attese degli economisti). Su base annua l'incremento è del 1,5%. L'istituto statistico ha anche rivisto in meglio le stime per i primi 3 mesi dell'anno, in stagnazione rispetto al -0,2% stimato in precedenza.
L'accordo con la Grecia "è desiderabile ma non è scontato". Lo ha detto il portavoce per i temi finanziari della Cdu, Ralph Brinkhaus, secondo quanto riferisce Bloomberg, sottolineando che l'Eurogruppo di domani dovrà dare "risposte importanti" a diverse questioni sul terzo piano di aiuti alla Grecia. In particolare, ha spiegato, sul ruolo dell'Fmi, sulla sostenibilità del debito greco e sulle privatizzazioni.
"Berlino getta sabbia negli ingranaggi dell'accordo sulla Grecia". Così titola il Financial Times un retroscena su un documento in cui il ministero delle finanze tedesco "elenca le sue obiezioni all'intesa" e "circolato fra i partner dell'Eurozona poche ore prima del voto del Parlamento greco". Secondo il Ft, pone le base per un incontro potenzialmente difficile all'Eurogruppo di domani. Il Ministero delle Finanze nega di voler respingere l'accordo, ma spiega di stare sollevando solo "alcune questioni che devono essere valutate in sede di Eurogruppo". Fra questi, il ritardo nelle riforme, la sostenibilità del debito ed il ruolo del Fondo Monetario Internazionale. Il documento tedesco ammette che "gran parte" del programma di riforme su cui e' arrivato l'accordo lo scorso mese è stato incluso nell'intesa, dalla lotta all'evasione alla concorrenza nel mercato degli affitti per i turisti. Ma, sottolinea, alcune misure sono state rinviate fino ad ottobre o novembre ed altre "non sono ancora dettagliate". In particolar modo, preoccupa la proposta di rinvio del fondo da 50 miliardi per le privatizzazioni.
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