mercoledì 21 giugno 2017
I dati dell'Osservatorio Findomestic: crescono le vendite in tutto il mondo (91 milioni di immatricolazioni). L'83% degli italiani dichiara di amare stare al volante: la sicurezza primo requisito
Indispensabile, seducente e a km zero: l'automobile piace ancora
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Il mercato automobilistico torna a crescere; nel 2016 sono state vendute a livello mondiale 91 milioni di auto (e Vcl) rispetto ai 62,2 del 2009 (+45%) con la prospettiva di superare i 100 milioni nel 2020. Inoltre risulta che 9 consumatori su 10 sono ancora sedotti dall'oggetto automobile e che nel nostro Paese l'auto piace, sempre, soprattutto se si può acquistare se a "km zero" con oltre 1,8 milioni di veicoli immatricolati e un incremento delle vendite rispetto al 2015 (+27,2%). Spostando l'orizzonte al 2030, i consumatori prevedono una rivoluzione nelle motorizzazioni: per il 39% l'ibrido sarà la prima forma di trazione, seguito dall'elettrico (17%) e dalla benzina (11%). Solo per il 10% degli italiani, il motore a gasolio è destinato a sopravvivere. È la fotografia scattata dall'Osservatorio Auto Findomestic 2017 sul mercato automobilistico mondiale per cui "alla base della ripresa" c'è il rapporto indissolubile tra consumatori e auto, un bene che ancora oggi suscita forti sentimenti e forti passioni.

Per l'88% degli oltre 8500 consumatori intervistati in 15 Paesi l'auto rimane uno strumento indispensabile, percentuale
che sale al 90% per il mercato italiano. Poi ci sono il senso di libertà, per l'88% degli automobilisti nella media mondo e per
l'87% degli italiani, e il risparmio di tempo che l'auto garantisce secondo il 93% degli italiani e mediamente degli
automobilisti internazionali. Inoltre l'83% degli italiani dichiara di amare stare al volante, molto più ad esempio di Giappone (66%) e Stati Uniti (69%) che mostrano maggiore indifferenza su questo tema. Secondo l'indagine "l'automobile gode di ottima salute e ha un'immagine molto positiva, con il 90% di consensi in Italia e nel mondo" nonostante le polemiche legate ad emissioni, inquinamento o allo scandalo "dieselgate". Inoltre l'auto continua ad essere un simbolo di affermazione sociale per il 18% degli italiani; un valore sopravanzato solo dalla casa (36%). Anche per questo, nel nostro Paese, il 38% del campione è disposto a spendere "un po' di più" per comprare una bella auto che soddisfi l'aspetto edonistico e lo rappresenti agli occhi degli altri.

A livello internazionale il 47% non bada a spese per l'acquisto dell'auto che più gli piace (93% in Cina, 71% in Turchia, 66% Brasile). Tendenza evidenziata - per l'Osservatorio - dal crescente peso assunto in Italia dai Suv, la cui penetrazione sul totale dell'immatricolato è passata nel periodo 2010-2016 dall'11% al 27%, e dai marchi Premium dall'11 al 15%. A livello internazionale i Suv raggiungono il 42% negli Usa e il 33% in Cina, i Premium raggiungono l'incidenza massima in Germania (31%) e Regno Unito (30%). Infine secondo i consumatori, la prossima auto dovrà essere soprattutto sicura (63%), capace di assistere il conducente nella guida (44%) e connessa (24%); solo il 15% ricerca le prestazioni e tra i 18-34 anni il 18% le ritiene indispensabili.

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