venerdì 13 dicembre 2019
Trascorriamo in media 1 ora e 25 minuti al giorno alla guida per 286 giorni l’anno. In forte calo i km percorsi nelle grandi aree metropolitane
Gli italiani al volante, ecco cosa dice la scatola nera
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Gli italiani trascorrono 1 ora e 25 minuti al giorno in automobile a una velocità media di 29,5 km/h percorrendo 41 km al giorno. È quanto emerge dall'Osservatorio UnipolSai sulle abitudini al volante degli italiani nel 2018, realizzato in seguito all’analisi dei dati di circa 4 milioni di automobilisti assicurati UnipolSai che installano la scatola nera Unibox sulla propria autovettura. In occasione della sesta edizione dell’Osservatorio, UnipolSai ha confrontato i dati del 2018 sia con quelli dell’anno precedente sia con quelli del 2013 al fine di analizzare e individuare anche su un ampio periodo di tempo, le variazioni dei trend e delle abitudini degli italiani al volante. “Rispetto al 2013 i dati evidenziano un utilizzo più frequente dell’auto ma per tratte più brevi e un incremento del traffico, testimoniato dall’aumento della permanenza quotidiana al volante di 3 minuti, unito a una riduzione di 4 km/h della velocità media”, ha dichiarato Enrico San Pietro, Condirettore Generale Assicurativo UnipolSai. Gli italiani utilizzano infatti l’auto per 286 giorni l’anno percorrendo complessivamente 11.885 km. Rispetto al 2013, l’auto è utilizzata 2 giorni in più all’anno ma per percorrere tratte decisamente più brevi: in 6 anni si registra un calo di 1.100 km percorsi.

La provincia italiana e le grandi aree metropolitane a confronto

I risultati presentati evidenziano un aumento del divario dei km percorsi tra aree metropolitane e province medio-piccole. Rispetto al 2013 calano significativamente i km percorsi nelle grandi città, in particolare a Firenze (circa 1.700 km in meno), Bologna e Bari (circa 1.500 km in meno), Torino (circa 1.000 km in meno), Roma (circa 800 km in meno), Milano (circa 600 km in meno), mentre più stabile Napoli (circa 200 km in meno). Al contrario, nelle province medio-piccole il chilometraggio annuo si conferma elevato. Dai dati dell’Osservatorio emerge, inoltre, che tutte le grandi aree metropolitane italiane - a cominciare da Genova, in cui si percorrono 9.144 km annui, seguita da Palermo (9.636 km annui), Napoli (10.629), Milano (10.919), Torino (11.187), Roma (11.744) - la media dei km percorsi è inferiore al dato nazionale di 11.885 km annui e, soprattutto, distante da alcune “punte” come i casi di Rovigo (16.737 km), Perugia (14.388 km) e Lodi (14.127). “Il minore utilizzo dell’auto nelle aree metropolitane – ha osservato San Pietro – si spiega con la difficoltà nel trovare parcheggi, con la possibilità di servirsi di mezzi pubblici, con l’attitudine all’uso delle due ruote (bicicletta e/o scooter), con l’utilizzo crescente di forme di mobilità alternativa (car/bike sharing, taxi, ecc.) e con la facilità di accesso a mezzi alternativi di trasporto quali per esempio l’Alta Velocità”.

Le differenze tra Nord e Sud Italia

Dai dati dell’Osservatorio emerge un divario particolarmente marcato tra l’esperienza di guida nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali. In particolare, nel 2018, la velocità media al Nord è superiore di 6 km/h rispetto alle regioni del Sud Italia, dove si trascorrono 11 minuti in più alla guida durante il giorno con punte che possono arrivare fino ai 21 minuti di differenza tra un automobilista campano e un valdostano. Rispetto al 2013 il divario Nord-Sud è rimasto assolutamente invariato. Si è uniformemente ridotta in tutto il Paese la velocità media (-4km/h) e sono aumentati i minuti passati alla guida (+3 min), a testimonianza di un traffico cresciuto uniformemente in tutta Italia. “In 6 anni il divario Nord-Sud non si è modificato – ha sottolineato San Pietro – e il meridione non è riuscito a colmare il gap di infrastrutture, di disponibilità di mezzi alternativi all’automobile e di un sistema meno efficiente di trasporto pubblico. Elementi che continuano a favorire un forte radicamento nell’utilizzo dell’auto”.

La scatola nera e gli italiani: la scelta di un’esperienza di guida sicura

Il numero di scatole nere in Italia ha raggiunto circa 8 milioni di unità, di cui UnipolSai detiene circa il 50%, un apprezzamento legato non solo alla possibilità di ottenere uno sconto significativo sull’RCAuto e sulla polizza Furto e Incendio. In caso di incidente, infatti, la scatola nera è in grado di registrare data e orario dell’evento, posizione Gps, velocità del veicolo ed essere in questo modo particolarmente utile in caso di contestazioni, sia in caso di sentenze del giudice sia in caso di multe non dovute. In caso di incidente grave, il dispositivo può inoltre rappresentare un reale strumento “salva vita” in quanto invia automaticamente un allarme alla Centrale Assistenza grazie al Servizio di Allarme Crash e, infine, in caso di furto del veicolo, ne facilita il ritrovamento.



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