mercoledì 11 giugno 2014
Dall'impiego delle api come sentinelle ambientali a proposte alternative di turismo rurale ecosostenibile, dalla riqualificazione di terreni incolti all'avvio di attività di agricoltura biologica. Sono alcuni dei progetti che partecipano a ReStartApp.
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Dall'impiego delle api come sentinelle ambientali a proposte alternative di turismo rurale ecosostenibile, dalla riqualificazione di terreni incolti all'avvio di attività di agricoltura biologica. Sono alcuni dei progetti dei 15 giovani aspiranti imprenditori che partecipano a ReStartApp, il primo campus per le nuove imprese dell'Appennino promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone e inaugurato ufficialmente a Grondona (Alessandria), che mette in palio, a fine corso e ai tre migliori, premi per un totale di 60mila euro.Tra i progetti di questi giovani che immaginano l'economia del futuro dell'Appennino, il recupero di uliveti abbandonati o incolti attraverso la formula dell' adozione a distanza, il noccioleto biologico di una varietà in via d'estinzione (la Nocciola dell'Orto), l'allevamento di bachi da seta per la produzione di filati e cosmetici, strutture ricettive a impatto zero, attività agricole biologiche legate ai prodotti tipici dei territori, la valorizzazione degli antichi borghi con le loro tradizioni, storia e cultura.Tra gli oltre 70 candidati, sono stati attentamente selezionati dieci ragazzi e cinque ragazze, di età compresa tra i 23 e i 34 anni, provenienti da Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche e Calabria. Fino al 27 settembre 2014 saranno accompagnati da un team qualificato di docenti, esperti e professionisti, nella realizzazione delle proprie idee imprenditoriali, attraverso momenti di didattica, di laboratorio d'impresa, di tirocinio e di esperienza sul campo.
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