sabato 18 gennaio 2020
Aumento medio nel triennio pari a 120 euro al 4° livello, diviso in tre tranche e una "una tantum" di 1.200 euro
Gestori aeroportuali, rinnovato il contratto
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È stato firmato da Assaeroporti, l'associazione datoriale che rappresenta gli aeroporti italiani, e dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo, il rinnovo della sezione "Gestori aeroportuali" del contratto di settore del Trasporto Aereo, valido per il triennio 2020-2022.

L'intesa, che segue alla sottoscrizione della
parte generale del 30 maggio 2019, disciplina la parte specifica del personale delle società aeroportuali. L'accordo prevede, per la parte economica, un aumento medio nel triennio pari a 120 euro al 4° livello, diviso in tre tranche e una una tantum di 1.200 euro. Tra gli elementi più qualificanti dell'accordo - rende noto Assaeroporti - «l'inserimento in modo strutturale dell'istituto della stagionalità, che permetterà agli aeroporti di gestire con la necessaria flessibilità le assunzioni di personale in relazione all'andamento del traffico aereo». «Si è intervenuti, inoltre, sul tema degli appalti, in relazione al quale è stato confermato l'obiettivo di evitare forme di dumping contrattuale, prevedendo adeguati momenti informativi tra le parti, e sulla clausola sociale al fine di offrire maggiori garanzie in caso di passaggio di personale tra società del settore - è aggiunto -. Il contratto ha avuto un complessivo aggiornamento al mutato quadro giuslavoristico degli ultimi anni e sono stati modificati alcuni istituti in un'ottica di innovazione e responsabilità sociale:l'ampliamento del periodo di comporto per i lavoratori affetti da gravi patologie croniche; il consolidamento della previdenza complementare (Prevaer); l'introduzione delle ferie solidali; l'aumento di un giorno di ferie a partire dal 2021 per tutti i dipendenti con un'anzianità pari o superiore ai dieci anni; la conferma dei principi di welfare in un'ottica di work life balance; l'impegno ad istituire la cassa sanitaria di settore entro il 2022».

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