martedì 16 settembre 2014

Poche in assoluto rispetto agli iscritti, le offerte risultano in realtà in numero assai inferiore a quelle dichiarate dal ministero. Sono presenti anche in altri portali e a volte chiedono 10 anni di esperienza

COMMENTA E CONDIVIDI
Sulla Garanzia giovani i conti non tornano. Non solo quelli dei pochi ragazzi chiamati al primo colloquio (il programma europeo stabilisce che avvenga entro due mesi dall'iscrizione) ma soprattutto quelli relativi alle offerte di lavoro. Oltre ad essere poche rispetto al numero complessivo dei ragazzi iscritti, secondo un nuovo monitoraggio del centro studi Adapt, la cifra di "11.703 opportunità di lavoro, pari a 16.949 posti disponibili" segnalati dal ministero del Lavoro nel suo ultimo report settimanale non corrisponderebbe alla realtà. Alla data dell'8 settembre - scrivono infatti Umberto Buratti, Carmen Di Stani e Giulia Rosolen che tengono monitorata l'iniziativa - sul portale le vacancy pubblicate erano poco più di 3.600 e al 15 settembre i posti disponibili erano poco meno di 5.300 unità".I ricercatori hanno chiesto spiegazioni al ministero ma non hanno ricevuto risposta. E' possibile che siano conteggiate anche le offerte scadute e questa eventualmente sarebbe la riprova della scarsa qualità e specificità del portale stesso che si limita in effetti a riproporre annunci presenti in molti altri siti dedicati alle ricerche del personale e riguardanti per il 90% ricerche effettuate da agenzie per il lavoro.Anche la tipologia di queste offerte di lavoro, per la maggior parte riguardante profili medio-bassi, testimonia che difettano strategie e azioni specifiche rivolte ai giovani. "La maggior parte degli annunci, infatti - si legge nel rapporto Adapt - mostra che le aziende sono interessate a persone che sono già in possesso di una esperienza nel settore di riferimento, a volte addirittura decennale". Qualcosa di evidentemente poco mirato rispetto al profilo di iscritti alla Garanzia giovani, in gran parte di neolaureati, neodiplomati e ragazzi che ancora devono accedere alla prima esperienza di lavoro.Infine, riguardo alle tipologie contrattuali offerte, si conferma la prevalenza del contratto a termine (70%) e lo scarso ricorso a tirocini (5,8%) e apprendistato (1,4%) che dovrebbero invece rappresentare le forme "tipiche" di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.Maggiori dettagli sul rapporto Adapt all'indirizzo www.bollettinoadapt.it
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: