sabato 16 aprile 2011
In base all'intesa saranno cinque gli indicatori da tenere sotto controllo e che fungeranno da campanello d'allarme: deficit, debito pubblico, debito famiglie, bilancia dei pagamenti, flusso degli investimenti.
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Accordo tra i Paesi del G20 sul piano di early warning per evitare nuove crisi finanziarie. Riuniti a Washington, a margine degli incontri della Banca Mondiale e del Fondo monetario internazionale, i ministri finanziari dei Paesi industrializzati e delle economie emergenti hanno concordato le linee-guida volte ad identificare i Paesi le cui politiche di bilancio potrebbero minacciare l'economia mondiale. L'obiettivo è quello di prevenire i pericolosi squilibri che hanno contribuito a innescare la crisi peggiore degli ultimi 70 anni.In base all'intesa saranno cinque gli indicatori da tenere sotto controllo e che fungeranno da campanello d'allarme: deficit, debito pubblico, debito famiglie, bilancia dei pagamenti, flusso degli investimenti. Ufficialmente non si fanno nomi, ma a finire sotto la lente in particolare sarebbero gli Usa, la Cina, la Germania, il Giappone, la Gran Bretagna, la Francia, il Brasile e l'India. In generale comunque verranno tenuti d'occhio tutti i Paesi del G20, se dovessero essere identificati dei rischi si passerà a una fase di «esame più rigoroso», ha detto il sottosegretario Usa al Tesoro, Lael Brainard. La lista dei Paesi sotto scrutinio sarà rivelata in autunno e, secondo quanto ha detto il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde non ci sarà l'Italia.
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