lunedì 25 aprile 2022
Solo il 37% delle vetture torna ai loro proprietari. Ecco le regioni più a rischio e i modelli preferiti dai ladri
 Rubate in Italia 9 auto ogni ora, ma la tecnologia aiuta a ritrovarle
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In Italia aumentano (anche se di poco) i furti d’auto, e ritrovarle è quasi impossibile. In alcune regioni del Centro-Sud è piena emergenza. Continuano ad essere i modelli di piccola e media cilindrata le vetture che fanno più gola ai ladri, così come i fuoristrada. Come difendersi? Con la tecnologia satellitare, indispensabile per contrastare bande sempre più agguerrite e attrezzate. Sono questi i principali punti che emergono dalla Ricerca Viasat di prossima pubblicazione sulla nuova edizione della Guida alla Sicurezza.

I NUMERI: AL CENTRO-SUD È PIENA EMERGENZA. Entrando nel dettaglio della Ricerca, nel 2021 (secondo i dati non consolidati della Polizia Stradale) sono state rubate in Italia 75.471 tra auto, fuoristrada e autofurgoni (6.289 al mese, 210 al giorno, quasi 9 ogni ora), lo 0.63% in più rispetto all’anno precedente. Nulla cambia circa la classifica delle Regioni più a rischio che continuano ad essere concentrate nel Centro-Sud: la Campania si conferma ancora una volta al primo posto con 20.499 furti, poi il Lazio (13.050) e la Puglia (12.850). Segue la Sicilia (9.194) e, prima regione del Nord, la Lombardia (8.024).

RITROVARLE È UN PROBLEMA. Sul fronte dei ritrovamenti, invece, le notizie non sono confortanti. Sono state ritrovate poco più di 28mila auto (il 37,59% del totale). Delle restanti oltre 47mila se ne sono perse le tracce. Le autovetture in assoluto più “gettonate” dai ladri, già da diversi anni, sono decisamente quelle di cilindrata medio-piccola: Fiat Panda, 500, Punto e Lancia Y. Queste vengono rubate generalmente per commettere altri reati (furti e/o rapine) o per rivenderne le parti di ricambio. Le auto di alta gamma e i Suv (lo scorso anno ne sono stati rubati 1.273 e ritrovati solo il 34%) spariscono per lo più su “commissione” e prendono invece la strada dei mercati esteri: dal Medio Oriente alla Serbia, alla Bulgaria, alla Romania. Fino a prima della guerra, anche la Russia era un importane “acquirente”.

LA TECNOLOGIA SATELLITARE. I ladri d'auto di oggi non sono sprovveduti e impreparati, bensì veri professionisti, specializzati su un determinato tipo, modello o marca di veicolo, del quale conoscono tutti i segreti. Organizzati in vere e proprie bande Hi-Tech alle quali bastano pochi secondi per “scappare con la refurtiva”. All’azione di contrasto delle Forze dell’Ordine è oggi necessario, quindi, affiancare dispositivi tecnologicamente evoluti, capaci di difendere l’auto dal furto e, nel caso questo avvenga, facilitarne il ritrovamento. “Dotare il proprio mezzo di un antifurto satellitare – dice Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group – è oggi il sistema più efficace per contrastare l’illegalità. Stiamo parlando di piccoli dispositivi, altamente tecnologici, che geolocalizzando l’auto ne permettono, in caso di furto, un rapido recupero da parte delle Forze dell’Ordine. Negli ultimi anni – prosegue Petrone – i dispositivi Viasat sono diventati sempre più performanti e le statistiche ne testimoniano l’efficacia: minor rischio furto e un tasso di ritrovamenti delle auto rubate che si attesta intorno al 75% (più del doppio della media nazionale) con il Viasat BluTrack, sistema di localizzazione satellitare autoalimentato e autoinstallante.” I servizi di protezione e sicurezza Viasat, anche grazie all’attività delle proprie Centrali Operativi H24, rappresentano un efficace contrasto ai furti effettuati con l’ausilio di jammer (strumento elettronico di disturbo del segnale GSM e GPS) utilizzato dai ladri per rubare principalmente le auto di lusso e i Suv, consentendo di intercettarne il disturbo di segnale, bloccando il veicolo e attivando tutte le procedure di intervento delle Forze dell’Ordine.

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