venerdì 3 febbraio 2023
I dati relativi al 2022 diffusi da Italia Solare: 10 grandi impianti connessi e crescita del settore residenziale trainato dal superbonus
Impianto sul tetto della Fondazione Famiglia a Napoli

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Il fotovoltaico in Italia cresce a tripla cifra per merito soprattutto degli impianti per uno domestico ma gli obiettivi dell'Agenda Onu sono lontanti. Nel 2022 sono stati superati i 25 GW di potenza fotovoltaica installata, il 160% in più rispetto al 2021, per un totale di oltre un milione e 220mila impianti dei quali l'87% sono di taglia inferiore ai 12 kW tipica degli impianti di tipo residenziale.

Il dato emerge dalle elaborazioni di Italia Solare, associazione di promozione sociale che sostiene la difesta dell'ambiente promuovendo energia green e mobilità sostenibile, dei dati Gaudì di Terna.

Il residenziale, caratterizzato soprattutto dagli impianti di piccola potenza, rappresenta il 44% della potenza totale connessa nel 2022, per un valore pari a 1,1 GW, risultato evidente del superbonus. Il settore commerciale e industriale pesa per il 28% sul totale con 678 MW, mentre agli impianti utility scale è attribuibile una potenza del 23%, con una crescita del 467% rispetto al 2021. Tale incremento è avvenuto in buona parte grazie alla connessione di 6 impianti con taglia superiore ai 10 MW: due in Sicilia, uno in Basilicata, uno nel Lazio, uno in Piemonte e uno in Sardegna. Nel 2021 non era stato connesso neanche un impianto di potenza maggiore di 10 MW, l'ultimo risaliva al settembre del 2020. Per quanto riguarda la distribuzione regionale ben 950 MW sono da attribuire a tre regioni: Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Quest'ultima con 438 MW connessi ha raggiunto i 3,15 GW di potenza cumulata e ha superato la Puglia, diventando la regione più solarizzata di Italia e si aggiudica la prima posizione della classifica regionale, seguita appunto dalla Puglia e dall'Emilia-Romagna.

“La crescita rispetto al 2021 è evidente, ma siamo ancora molto al di sotto degli obiettivi al 2030. I dati dimostrano che l'installato reale è molto inferiore a quello sbandierato dallo scorso governo. I provvedimenti in essere non sono sufficienti e pertanto servono urgenti interventi che consentano vere semplificazioni, specie per gli impianti di grande taglia, aiuti finanziari alle imprese per un più agevole accesso al credito bancario, i decreti attuativi per le Cer (le comunità energetiche), per le aree idonee e le nuove regole del mercato, che dovranno anche agevolare la diffusione dei sistemi di accumulo per una più efficace penetrazione delle rinnovabili. Queste sono le condizioni per poter raggiungere nel 2023 un obiettivo minimo di almeno 6 GW di nuovo installato, che non sarà ancora quel che serve ma significherà un passo in avanti comunque importante” commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.

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