sabato 25 aprile 2020
Gli strumenti flessibili consentono alle aziende di supportare le attività formative e lavorative dei dipendenti mantenendo la distanza sociale
La realtà virtuale applicata alla formazione e in azienda

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Poco più di dieci anni per imprimere una svolta alla crescita globale. Ammonta a 1,5 trilioni di dollari il contributo che realtà aumentata e realtà virtuale potranno dare all’economia internazionale entro il 2030, dai 46,4 miliardi del 2019. È quanto emerge dal report Seeing is beliving di PwC, che fa il punto sulle prospettive di queste innovative tecnologie, valutandone l'impatto economico. Dalla creazione di nuove esperienze con i clienti all'accelerazione dello sviluppo di prodotti, fino al miglioramento dell'ambiente di lavoro e alla sicurezza: le applicazioni sono davvero numerose. Così come i vantaggi commerciali che ne possono derivare per le imprese, ad esempio una migliore qualità della formazione e una riduzione dei rischi, o la maggiore rapidità delle fasi di progettazione e consegna del prodotto. A imprimere una svolta ulteriore allo sviluppo del comparto è, senza dubbio, anche l’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione della pandemia di Covid-19. Il distanziamento sociale, infatti, sarà una delle principali trasformazioni imposte dal virus. Un tema non banale per l’organizzazione aziendale, una sfida che richiama alla necessità di organizzare turni produttivi per non favorire il sovraffollamento degli ambienti. È qui che ambienti virtuali e realtà aumentata possono contribuire allo sviluppo di nuovi modelli di impresa: innovativi e proiettati nel futuro. Due gli ambiti che più di altri potranno sfruttare al meglio le nuove tecnologie: la formazione del personale e la manutenzione delle linee produttive.

Una risposta alle nuove esigenze delle aziende arriva dalla Campania, con i servizi offerti dalla startup innovativa LinUp, braccio operativo del Gruppo Mare, che racchiude in sé realtà molto diverse che spaziano dalla consulenza alla produzione di software di X-Realty per trainare l’innovazione delle pmi. «Gli ambienti virtuali – commenta Antonio Maria Zinno, amministratore delegato del Gruppo Mare – aiutano le aziende sia facilitando i percorsi di apprendimento, secondo la modalità dell’imparare giocando, sia rispettando le dovute distanze di sicurezza. Non sarà più necessaria la presenza in aula di più allievi o viaggiare di città in città per intervenire su particolari linee produttive. Grazie alla X-Reality, sarà sufficiente indossare un visore per essere proiettati in un contesto del tutto simile a quello originale, dove poter imparare senza temere di commettere errori o dal quale guidare interventi di riparazione a distanza». Fantascienza? Assolutamente no, sono già diverse le imprese che stanno sperimentando queste modalità nuove. Ma se fino a oggi sono stati soprattutto i grandi marchi a lasciarsi guidare dalle innovazione, da Coca Cola a McKinsey, diventa prioritario anche per le pmi seguire nuove direttrici. «La sfida della competitività – aggiunge Zinno – si gioca su questo piano. Il nostro obiettivo è proprio quello di rendere l’innovazione 4.0 a misura di pmi. Con la recente acquisizione di SpinVector, azienda hi-tech diventata punto di riferimento internazionale per le tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata, abbiamo potenziato la suite di soluzioni destinate all’ottimizzazione dei processi produttivi e organizzativi aziendali, soprattutto per quanto riguarda la formazione e il supporto alle operazioni e alla manutenzione. Necessità che guardano oltre la fase di emergenza».

Realtà aumentata e virtuale diventano, così, gli strumenti flessibili che consentono alle aziende di supportare la formazione e le attività lavorative dei dipendenti, mantenendo la distanza sociale, rispettando i turni contingentati e limitando gli spostamenti.


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