sabato 9 marzo 2024
Sono 400 i bus verdi che collegano l'Italia. L'obiettivo è raggiungere i borghi non serviti. Le incertezze dipendono dalla difficoltà di trovare "driver": ne mancano complessivamente 10mila
Flixbus, gli autisti al centro della crescita
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«Il 2023 è stato l’anno della ripresa». Andrea Incondi, managing director di FlixBus Italia è soddisfatto. Il gruppo continua a raccogliere successi, non a caso l’espansione è arrivata in Sud America ed India. Ed ha segnato un fatturato complessivo di 2 miliardi con una crescita del 30% sul 2022. L’Italia è collegata quotidianamente da 400 autobus e, spiega il manager, «vogliamo aumentare la capillarità e la frequenza andando a raggiungere anche i borghi più remoti». Ma il settore vive un periodo delicato, in trasformazione, condizionato dalla mancanza di autisti generata anche dalle norme sulle patenti (sinora non ottenibili prima dei 25 anni) che, per fortuna, vedono in dirittura d’arrivo il cambiamento, aprendo – seppur con limitazioni – anche ai giovani neo maggiorenni. Carenza di conducenti: in Italia, è stimata la mancanza di circa 10mila driver, in Europa i posti di vacanti ammontavano a 105mila. Una situazione che rischia di ostacolare la piena operatività del servizio, sia per la sua transizione ecologica sia per la libertà di movimento di migliaia di persone residenti in aree non toccate dalla ferrovia. E qui verrebbe da auspicare che l’operatore scenda sui binari con il FlixTrain che già opera in Germania e Svezia.

«Un tempo – spiega Incondi – l’autista era visto come un semplice conducente, responsabile solo della guida. Con l'avvento delle nuove tecnologie e l’evoluzione dei sistemi di trasporto, il suo ruolo è sempre più complesso. Soprattutto nell’ambito di un servizio sempre più internazionale e trasversale alle categorie sociali, alle competenze operative tradizionali se ne sono affiancate altre, come quelle relazionali e linguistiche, oltre che tecnologiche. Per rispondere al meglio alle esigenze del viaggiatore, è necessario il passaggio dall’autista di ieri al professionista qualificato di oggi: in questo, la formazione si conferma una risorsa cruciale». Non a caso dal 2019 FlixBus ha lanciato la FlixAcademy, la prima accademia specializzata nella formazione di autisti per la lunga percorrenza, con l’inserimento dei partecipanti nelle proprie aziende partner a fine percorso e l’acquisizione di nozioni ulteriori come quelle di inglese di base o della soluzione dei problemi. L’attenzione agli autisti è dimostrata anche dal fatto che FlixBus li premia. Nei giorni scorsi si è tenuta una cerimonia apposita dove sono stati premiati sei conducenti per sei categorie specifiche: The Super Kiddo, l’ultimo arrivato sulle linee FlixBus; The Globetrotter, per chi ha toccato più città estere; The Sun Lover, per chi ha fatto più turni diurni; The Night Owl, per chi ha fatto più turni notturni; The Marathon Runner, per chi ha registrato più km; The Master, per un membro storico.

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