mercoledì 2 agosto 2023
L'agenzia di rating ha ridotto il suo giudizio da AAA ad AA+. Pesano il peggioramento dei conti pubblici e il deterioramento della gestione politica del debito (con i ripetuti stalli sul tetto).
Il presidente americano Joe Biden in una foto del 29 luglio a  Rehoboth Beach, nel Delaware

Il presidente americano Joe Biden in una foto del 29 luglio a Rehoboth Beach, nel Delaware - ANSA

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L’agenzia di rating Fitch ha comunicato il 1° di agosto di avere tagliato il giudizio sul debito pubblico degli Stati Uniti: la valutazione scende da AAA, che è il rating più elevato, ad AA+. È la seconda volta che gli Stati Uniti perdono il rating a tripla A: nel 2011 erano stati declassati dall’agenzia S&P che non ha più modificato il suo giudizio. Delle tre principali agenzie di rating solo Moody’s assegna la tripla A al debito americano, che in termini assoluti è il più grande del mondo: ha superato i 32mila miliardi di dollari la scorsa settimana.

Il declassamento, ha spiegato Fitch, «riflette il previsto deterioramento fiscale nei prossimi tre anni, un onere del debito delle amministrazioni pubbliche elevato e in crescita e l'erosione della governance rispetto ai pari con rating "AA" e "AAA" negli ultimi due decenni che ha manifestato in ripetute situazioni di stallo sui limiti del debito e risoluzioni dell'ultimo minuto».

Quando scrive di erosione della governance, Fitch cita i ripetuti stalli sull’aumento del tetto del debito (che negli Stati Uniti deve essere autorizzato dal Parlamento), l’assenza di una visione di contabilità pubblica di medio termine, il complesso processo di definizione del budget. Sul taglio pesa anche la frenata del prodotto interno lordo, con una leggera recessione prevista per il prossimo autunno.

Secondo le stime dell’agenzia, nel 2023 il deficit degli Stati Uniti, cioè la differenza tra entrate e uscite del bilancio pubblico, sarà pari al 6,3% del Pil, salirà al 6,6% il prossimo anno e al 6,9% nel 2025. Il rapporto debito-Pil dovrebbe chiudere al 112,9% nel 2023 (era al 100% nel 2019) e continuerà a salire fino al 118,4% nel 2025.

L’amministrazione americana ha contestato la mossa di Fitch. Janet Yellen, segretario al Tesoro, ha detto di essere «in forte disaccordo» con questa decisione, mentre un membro dello staff presidenziale ha parlato di «decisione infondata e bizzarra da fare in questo momento».

Nella scala di Fitch restano solo nove Paesi con un giudizio a tripla AAA, più l'Unione europea: sono Australia, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Singapore, Svezia e Svizzera.



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