sabato 10 dicembre 2016
Due ore di lavoro settimanali in più a parità di salario. Giudizio positivo sulla cancellazione del "contributo di licenziamento" in legge di Bilancio
Fise-sindacati, accordo per 40mila addetti
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Due ore di lavoro settimanali in più a parità di salario, introduzione di un livello di ingresso salariale, aumento delle tutele di malattia per i lavoratori con gravi patologie, istituzione del Fondo di solidarietà nazionale per sostenere l'accompagnamento alla pensione in particolare degli inidonei, disincentivi per microassenze reiterate, copertura economica di 66 mesi di vigenza contrattuale, di cui 35 con una tantum e 31 con aumento a regime di 70 euro in paga base. Il nuovo accordo scadrà il 30 giugno 2019.

Sono questi alcuni degli elementi essenziali contenuti nell'accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei circa 40mila dipendenti delle aziende private addetti ai servizi di igiene ambientale scaduto nel dicembre 2013, sottoscritto da Fise (Federazione Imprese di Servizi) Assoambiente e dalle organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, al termine di una trattativa durata oltre due anni e mezzo.

«Il rinnovo del contratto - ha evidenziato il vice presidente di Fise Assoambiente, Emilio De Vizia - arriva dopo una trattativa lunga e a tratti complicata, nel corso della quale le parti al tavolo hanno mostrato senso di responsabilità nel comprendere l'attuale situazione del comparto e nel concordare modifiche necessarie per tutelare posti di lavoro, qualità dei servizi e produttività. Mi preme evidenziare l'importanza storica dell'inversione di tendenza determinata dall'aumento dell'orario di lavoro, in direzione del necessario
aumento della produttività, la cui inesistente crescita rappresenta forse uno dei principali mali dell'economia italiana. L'intesa siglata dalla nostra associazione, da oltre 60 anni firmataria del contratto
di categoria, va inoltre nella direzione del contrasto alla sleale concorrenza realizzata attraverso l'impropria applicazione nel settore di altri contratti collettivi, che determina enormi danni sia per le imprese sane che per i lavoratori. A pochi mesi dall'emanazione del nuovo codice degli appalti pubblici, il contratto sottoscritto oggi dalle associazioni sindacali e imprenditoriali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale si conferma il contratto identitario dei servizi ambientali».

Intanto la Fise è soddisfatta per l'approvazione della legge di Bilancio, che elimina definitivamente l'obbligo di erogare il "contributo di licenziamento" per le imprese che operano in regime di appalto e che applicano la clausola sociale di assorbimento del personale. La questione riguarda l'articolo 2, comma 34, della cosiddetta legge Fornero che ha introdotto a carico delle imprese il contributo sul licenziamento (un importo variabile fino a circa 1.500 euro per lavoratore, in proporzione all'anzianità maturata), senza prendere in debita considerazione quei settori in cui già esiste una clausola sociale a tutela dei
lavoratori che prevede, nei casi di cambio appalto, che tutto il personale impiegato venga riassorbito dall'azienda subentrante.

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