giovedì 1 febbraio 2018
In rialzo del 5,8% rispetto ai 19 miliardi dell'anno precedente. Il premier: impegnarsi a fondo nella prossima legislatura
Nel 2017 recuperati oltre 20 miliardi di euro. Gentiloni: ridurre tasse
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Ammontano a oltre 20 miliardi di euro, in rialzo del 5,8% rispetto ai 19 miliardi dell'anno precedente, i proventi riportati nelle casse dello Stato grazie all'attività di contrasto dell'evasione fiscale. Lo spiega l'Agenzia delle entrate illustrando l'attività dell'anno da poco trascorso. I versamenti diretti concorrono per 11 miliardi, 1,3 miliardi sono frutto delle lettere per la compliance, 7,4 derivano da ruoli e 400 milioni dalle adesioni alla prima voluntary disclosure, la procedura di collaborazione volontaria. Il totale raccolto raggiunge i 25,8 miliardi se si tiene conto dei 5,7 miliardi riscossi per enti come ministeri, prefetture, Inps e Inail. Sul fronte contenzioso, scende di 70mila (-15%) il numero di ricorsi contro l'Agenzia in commissione tributaria provinciale. Cominciano a dare primi frutti anche le misure per l'attrazione di investimenti tramite intese con le aziende per dare maggiore certezza sul piano fiscale. Il regime di cooperative compliance ha visto finora l'adesione di grandi società ciascuna con volume d'affari superiore ai 10 miliardi. Le procedure di interpello hanno portato alla firma di 35 accordi in totale, di cui 25 nel 2017. L'impegno economico da parte di aziende italiane e straniere ammonta a 10,4 miliardi di investimenti.

Gentiloni: ridurre pressione fiscale
«È fondamentale che si prosegua in questa direzione: nella prossima legislatura bisogna impegnarsi a fondo per ridurre ulteriormente la pressione fiscale, sul lavoro in particolare». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni alla presentazione degli ultimi dati dell'Agenzia delle Entrate.

Padoan: lotta all'evasione Iva richiede tempo
L'area «di maggiore criticità» nella lotta all'evasione «è l'evasione Iva, è un processo che richiede tempo, ma ci sono di anno in anno passi successivi che stiamo compiendo», dallo split payment alla fatturazione elettronica. Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, alla presentazione dei risultati 2017 dell'Agenzia delle Entrate. Padoan ha definito «incoraggiante» il quadro tracciato dal direttore dell'Agenzia, Ernesto Maria Ruffini.

Ruffini: far pace con i cittadini
Bisogna «fare pace con la gran parte dei cittadini che percepisce il sistema come oppressivo». È l'auspicio del direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, presentando i risultati dell'attività 2017. «Contro l'evasione fiscale - ha spiegato Ruffini - i rimedi one shot non esistono, quelli presentati come tali sono illusori, possono contribuire ma da soli non possono rimediare. Anche la soluzione deve essere articolata, con un approccio olistico di medio periodo, interventi mirati a ognuna delle cause di evasione fiscale coordinati tra loro partendo dall'analisi dei dati. La vera compliance - nota - è quella volontaria, prevenire è meglio che reprimere». Secondo Ruffini un contributo importante potrà venire dalla fatturazione elettronica, «perché significa spostare indietro il momento dei controlli sui flussi e rendere più sicuro il monitoraggio e l'acquisizione delle entrate».



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