mercoledì 25 maggio 2011
I lavoratori della Fincantieri di Castellammare hanno costretto gli esercizi commerciali ad abbassare le serrande. Paura tra i cittadini; allarme del sindaco. Manifestazioni anche a Palermo, La Spezia e Ancona. Venerdì incontro sindacati-Tajani.
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- SECONDO NOI Responsabili tutti 
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Proteste e forti tensioni a Castellammare di Stabia (Napoli): a via Nocera nei pressi della stazione della Circumvesuviana, i lavoratori della Fincantieri hanno costretto i titolari degli esercizi commerciali ad abbassare le serrande; rotta anche una vetrina. Paura tra i cittadini. Bloccata la circolazione dei treni della Circumvesuviana. Blocchi sono stati messi in atto anche a viale Europa, l'arteria stradale principale della città: il traffico è rimasto bloccato. Presidi restano presso la sede del Comune.«La situazione a Castellammare di Stabia sta diventando insostenibile - ha detto il sindaco Luigi Bobbio - da questa mattina sono in atto azioni sovversive in città. La protesta degli operai deve assolutamente rientrare e restare nei limiti della legalità. Chiedo, in maniera accorata, al prefetto di concentrare ora, subito, a Castellammare di Stabia tutte le forze necessarie a recuperare il controllo della piazza e a ripristinare la legalità. Un solo attimo di ritardo potrebbe far arrivare le cose troppo oltre. Se necessario coinvolgere l'Esercito. Chiedo allo Stato, in tutte le sue articolazioni, di non lasciare sola la città di Castellammare in questo difficile momento».«La mobilitazione non si fermerà finché non avremo certezze sul prosieguo dell'attività del cantiere e sulla continuazione della realizzazione delle navi per garantire i lavoratori di Fincantieri e del suo indotto - spiega Giovanni Sgambati, segretario della Uilm Campania -. È evidente che nonostante l'incontro di ieri con Caldoro e la convocazione al ministero il prossimo 3 giugno, i lavoratori non si sentono rassicurati per scongiurare la chiusura del cantiere».PROTESTE A PALERMO, LA SPEZIA E ANCONACirca 600 operai del Cantiere navale di Palermo e dell'indotto hanno bloccato viale Regione siciliana a Palermo, all'altezza del Motel Agip. La protesta è scattata dopo l'assemblea dei lavoratori, che si è svolta davanti i cancelli della fabbrica, indetta dai sindacati di Fim, Fiom e Uilm, sul piano industriale 2010-2014 predisposto da Fincantieri e presentato lunedì ai sindacati. Il piano prevede in totale 2.551 esuberi, la chiusura dei cantieri di Castellammare di Stabia (Napoli) e Sestri Ponente (La Spezia) e il ridimensionamento di quello di Riva Trigoso (Genova). Dei 2.551 esuberi annunciati dalla società, 1.151 interesseranno i lavoratori degli altri siti del gruppo, tra cui il cantiere navale di Palermo. Gli operai si sono mossi in corteo dai cancelli della fabbrica; una delegazione è stata ricevuta anche dall'assessore regionale alle Infrastrutture Pier Carmelo Russo. Più di 500 operai della Fincantieri hanno partecipato questa mattina al corteo di protesta indetto dalle rappresentanze sindacali Fim Fiom e Uilm del cantiere spezzino del Muggiano. La manifestazione, partita dallo stabilimento al confine tra i comuni della Spezia e di Lerici, è sfilata per le vie cittadine, fino a raggiungere la Prefettura, dove i segretari provinciali dei sindacati hanno preso parte a una riunione con il Prefetto della Spezia, Giuseppe Forlani, esponendo le proprie preoccupazioni sul piano di riorganizzazione che «non darebbe alcuna rassicurazione sul futuro dello stabilimento spezzino». La manifestazione, molto rumorosa ma composta, ha vissuto qualche attimo di tensione quando alcuni lavoratori hanno occupato piazza Verdi impedendo la circolazione del traffico. L'intervento delle forze dell'ordine ha impedito che si creasse un blocco. Lavoratori della Fincantieri di Ancona in corteo anche oggi, dopo la manifestazione di ieri contro il piano di ristrutturazione del gruppo navalmeccanico. Si sono diretti verso il palazzo della Regione Marche, dove una delegazione di operai e rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Uilm ha incontrato il governatore Gian Mario Spacca. Il sito industriale di Ancona non è fra quelli destinati alla chiusura, ma sarà comunque coinvolto da tagli occupazionali nell'ambito dei 2.551 esuberi annunciati dall'azienda.INCONTRO SINDACATI-TAJANISu Fincantieri si apre anche un tavolo sindacati-Ue. Il vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'industria, Antonio Tajani, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil si incontreranno venerdì prossimo nella sede della rappresentanza di Roma dell'esecutivo europeo per esaminare quali interventi possono essere messi in campo dall'Ue per accompagnare la ristrutturazione del gruppo cantieristico e contenere l'impatto sull'occupazione. MINISTRO ROMANI: NESSUN AVALLO AI TAGLINessun avallo a «licenziamenti o tagli dell'occupazione» e massimo impegno del governo a intervenire sulla vicenda Fincantieri. Èquanto assicura il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, in una intervista pubblicata su Il Mattino. «Fino a quando non saranno attuati impegni concreti e condivisi di riconversione delle strutture interessate maggiormente alla crisi - sottolinea Romani - non ci sarà da parte nostra alcun avallo a licenziamenti o tagli dell'occupazione». E, aggiunge, «la decisione di anticipare al 3 giugno l'incontro per la situazione Fincantieri, già convocato per il 6 giugno, è il segnale che il governo ha deciso di intervenire», ancor di più, che «non è mai stato con le mani in mano». Entrando nello specifico della situaizone di Fincantieri, il ministro sottolinea poi che quella in atto «è una crisi di ordini, non di qualità o di scarsa affidabilità dei lavoratori». Dunque bisogna approfondire una ipotesi che punti «alla specificità della collocazione geografica dei cantieri italiani».MINISTRO SACCONI: GOVERNO AL LAVORO PER MODIFICA PIANO«Il governo segue da tempo la situazione: l'azienda si trova in condizioni di obiettiva criticità ma questo non deve significare disperdere risorse a partire da quelle umane. Il governo è al lavoro per cercare di discutere e modificare il piano industriale». Così il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in merito alla vicenda Fincantieri, parlando a margine della presentazione della relazione annuale dell'Inps a Montecitorio.CASSA DEPOSITI, FINANZIAMENTO PER ACQUISTO DUE NAVILa Cassa Depositi e Prestiti annuncia un finanziamento di 830 milioni a Fincantieri: in pratica, si legge nel comunicato emesso al termine del Cda, si tratta di un finanziamento di 830 milioni a Carnival Corp Plc, il principale gruppo al mondo nel settore crocieristico, per l'acquisto di due navi da crociera da Fincantieri Cantieri Navali SpA. Nella nota, «si tratta di un'operazione di Export Banca diretta, a sostegno dell'esportazione di beni da parte di Fincantieri, rilevante per l'impatto sociale ed economico. La costruzione di navi da crociera delle dimensioni di quelle attualmente in ordine da parte di Carnival coinvolge per ciascuna nave oltre 1.200/1.500 addetti, alimentando un indotto complessivo per oltre 7.000 posti di lavoro, con significative ricadute occupazionali per le regioni italiane in cui verranno realizzate. Il finanziamento in oggetto, è assistito da garanzia rilasciata da SACE a CDP».
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