mercoledì 25 gennaio 2012
​Page Personnel ha realizzato una panoramica delle professioni che si prevede saranno le più ricercate nei prossimi mesi.
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Nonostante il 2012 si preannunci come un anno difficile per il mercato del lavoro, ci sono dei profili professionali che promettono di essere molto richiesti. Page Personnel, multinazionale inglese leader nella ricerca e selezione di figure impiegatizie dal livello junior fino al middle management, ha realizzato una panoramica delle professioni che si prevede saranno le più ricercate.Ecco le figure professionali con le migliori prospettive per il 2012, profili emergenti e specializzazioni più spendibili sul mercato del lavoro e suddivise per settore:Divisione Finance & Accounting: forensic consultant controller e contabili
Tra i profili innovativi più ricercati in ambito finance c’è il forensic consultant. Si tratta di un professionista che si occupa di: effettuare indagini e ricostruzioni di natura contabile e finanziaria per identificare frodi, fatti illeciti di eventuali dissesti aziendali; individuare le potenziali aree a rischio di frode e implementare sistemi di controllo preventivo; fornire assistenza/consulenza di natura contabile/finanziaria nell'ambito di procedimenti civili e penali; determinare il danno economico subito in seguito all'inadempienza di una controparte o in seguito ad attività di concorrenza sleale. Per svolgere questo ruolo è preferibile aver conseguito una laurea in Economia, Giurisprudenza o Ingegneria Gestionale e aver maturato un’esperienza di lavoro nell’ambito di società di consulenza come internal audit o revisore contabile. Per il 2012, inoltre, avranno ottime prospettive occupazionali i controller e i contabili, che sono figure classiche del settore Finance. Il controller si occupa di valutare l’andamento del business, consentendo un reale monitoraggio dell’attività e quindi delle performance dell’azienda. Sulla base dei suoi report, il management definisce le strategie e attua eventuali politiche correttive. Si tratta di un profilo indispensabile per aziende di settori e dimensioni molto diversi. Le sue competenze spaziano dall’impostazione del piano dei conti e delle procedure amministrative, in linea con le norme civilistiche e fiscali, alla stesura del bilancio fino alla gestione delle procedure contabili a livello informatico.  Per ricoprire questo ruolo è necessario aver conseguito la laurea in economia e aver maturato una significativa esperienza tecnica. Indispensabili un’ottima conoscenza della lingua inglese e un costante aggiornamento sulle innovazioni relative ai sistemi informatici per il controllo di gestione. I livelli retributivi partono dai 30mila euro lordi all’anno. La carriera del controller può evolvere fino a raggiungere la posizione top di chief financial officer. In aumento anche le ricerche di contabili generale. Le aziende ricercano profili completi in modo da accorpare in un unico professionista le attività del contabile fornitori, clienti, fiscale ecc…Le competenze del contabile generale sono, infatti, molto ampie e prevedono la gestione dell’intero ciclo contabile: dalle registrazioni, al controllo delle entrate e delle uscite, alla liquidazione dell’Iva e le scritture di bilancio. Per ricoprire tale ruolo è preferibile aver conseguito una laurea in Economia e avere una buona padronanza della lingua inglese. I livelli retributivi si attestano tra i 26.000 e i 35.000. Divisione Digital & New Media: community managerAttualmente, per le aziende è diventato indispensabile ascoltare i social media, dialogare e condividere informazioni con i propri clienti. La dimensione social delle aziende implica: trasparenza nei confronti dei clienti/utenti, capacità di reazione rispetto agli stimoli che provengono dal web, sia per ampliare il proprio mercato di riferimento che per bloccare eventuali situazioni di crisi. In questo nuovo contesto, una delle figure più richieste è il community manager. Si tratta di un professionista che si occupa in particolare di moderare e tenere attive le web community con conversazioni sulle aziende e sulle loro offerte, attraverso l’introduzione di argomenti che stimolino le discussioni. Dopo aver stabilito le regole e le modalità di aggregazione alla community, definisce le categorie in cui è organizzata e gli argomenti di discussione. Solitamente, questo professionista si avvale di moderatori e di promotori che lo supportano nella gestione della comunità al fine di contribuirne allo sviluppo. Le richieste del mercato per questo tipo di figura sono in forte crescita e raggiungono il 100% rispetto allo scorso anno. I motivi sono da ricercare anzitutto nel trend positivo del settore e-commerce, trainato del boom dei Gruppi d'acquisto (Groupalia, Groupon, Letsbonus, ecc…) che stanno coinvolgendo milioni di persone nel processo di acquisto online innescando un meccanismo per il quale blog, forum e community rivestono primaria importanza nel reperimento di informazioni e  nella possibilità di interazione diretta con gli altri utenti. La seconda motivazione, che rende il Community Manager una figura chiave del mercato, è la crescita delle aziende "tradizionali" che investono budget consistenti per campagne pubblicitarie on line, soprattutto sui social media, e dimostrano attenzione per il reputation management. La misurazione oggettiva delle performance, la possibilità di monitorare costantemente l'andamento  delle campagne e del ritorno economico delle attività di web marketing, costituiscono ormai elemento imprescindibile per il successo di un piano di marketing. Il community manager oltre alle competenze nel marketing deve possedere conoscenze di tipo informatico per la gestione e amministrazione di CMS (Content Management System utilizzati per i contenuti di un sito web), forum, blog e delle relative applicazioni progettate per i social media. E’ fondamentale conoscere l’inglese e possedere una spiccata capacità di problem solving. Per svolgere questa professione è preferibile aver conseguito la laurea in Comunicazione o Marketing. Con 2 anni di esperienza si possono guadagnare dai 25.000 ai 30.000 euro lordi all’anno. I più richiesti dal mercato sono i profili che lavorano in questo settore da 3-4 anni, i quali possono spuntare retribuzioni che vanno dai 35.000 mila euro lordi all’anno a salire. Il community manager può ambire a diventare Web Marketing Manager.Divisione Technology: sviluppatori di applicazioni mobileStanno aumentando in modo esponenziale gli utilizzatori di smartphone e tablet pc. Per questo si prevede un significativo incremento di posti di lavoro nel settore dello sviluppo di software per cellulari, in quanto le aziende che si occupano di sviluppo software, per mantenere la propria competitività, dovranno prevedere anche la versione “mobile” dei propri applicativi.  Tra i profili più richiesti in ambito IT, infatti, ci sono gli sviluppatori di applicazioni mobile. Per svolgere questa professione è preferibile avere una laurea triennale in Ingegneria o un diploma come perito informatico, competenze nell’ambito del web design e conoscenze dei più comuni linguaggi informatici. Per queste figure è indispensabile una passione per le nuove tecnologie a cui si aggiunge come ingrediente fondamentale la creatività, ossia la capacità di immaginare scenari futuri di evoluzione sia della tecnologia che del software. Un profilo con due anni di esperienza in questo ambito si può considerare già senior e può ambire a livelli retributivi tra i 30 e i 35 mila euro annui lordi. Per i giovani questo ambito rappresenta una notevole opportunità perché permette di raggiungere livelli retributivi da quadro a poco più di 20 anni. Divisione Banking & Insurance: Compliance Officer e  Analista OrganizzativoDopo la crisi, le normative si sono evolute per andare incontro ai rischi finanziari emergenti, pertanto gli istituti di credito devono presentare opportuna documentazione in relazione alle transazioni effettuate e rafforzare la capacità di governo e gestione delle organizzazioni. Di queste attività di rendicontazione si occupa il Compliance Officer. Per svolgere questa professione è preferibile aver conseguito la laurea in Economia e Commercio.  L’analista organizzativo si occupa di rendere più efficienti i processi, attraverso l’analisi e la mappatura delle attività nelle diverse aree. Collabora con il management per la definizione delle strategie organizzative. Per svolgere questo ruolo è necessario aver conseguito la laurea in Economia o Ingegneria Gestionale. Completano il profilo ottime doti relazionali e capacità di lavorare in team.Divisione Technicians & Engineers: tecnici trasferisti, buyer tecnici e process engineerNell’area tecnici e ingegneri, i profili professionali che hanno le migliori prospettive per il 2012 sono: i tecnici trasferisti, i buyer tecnici e i process engineer. Il tecnico trasfertista è la figura più ricercata nell’ambito dell’automazione industriale. Si tratta di un profilo che si occupa dell’istallazione e della manutenzione delle macchine automatiche, sia per la parte elettrica che per quella meccanica. Tali sistemi vengono utilizzati a livello industriale nei settori: realizzazione del packaging, farmaceutico e ceramico. Un tecnico con esperienza, meccanico o elettrico, può essere fuori sede per lavoro anche 180 giorni all’anno. Avendo questa disponibilità a spostarsi, conoscendo la lingua inglese e il software PLC, la sua retribuzione può arrivare a 50-55mila euro lordi all’anno, da un livello base di 35mila euro. I buyer tecnici si occupano di seguire il processo di acquisto dalla negoziazione del livello di prezzo e dei termini contrattuali fino all'emissione del relativo ordine di acquisto. Il process engineer collabora con l'ufficio tecnico per lo sviluppo di nuovi prodotti e processi produttivi, segue la manutenzione degli impianti e gestisce i progetti d'investimento e le attività di miglioramento delle tecniche di produzione.Divisione Green Energy & Environment: neo ingegneri elettrici e elettroniciLa frenata agli incentivi al fotovoltaico, che è stata attuata a febbraio 2011, ha influito in modo significativo sul mercato delle energie rinnovabili.  Da una parte, la crescita progressiva del settore fotovoltaico ha subito un lieve rallentamento e le aziende hanno spostato le proprie esigenze di personale dalle figure professionali per lo sviluppo di commesse, verso profili specializzati in manutenzione e gestione degli impianti già esistenti.
Le multinazionali stanno puntando al consolidamento del business già acquisito, al contrario delle aziende di dimensioni medio-piccole (con circa 25-35 dipendenti) con costi fissi meno rilevanti e una struttura più flessibile, che continuano e seguire lo sviluppo del mercato. Inoltre, i nuovi incentivi hanno modificato la tipologia di impianti in quanto sono stati rivolti soprattutto agli impianti a tetto di dimensioni molto più contenute rispetto a quelli fin’ora realizzati, puntando su una capacità di produzione inferiore ad 1 Megawatt. Dall’altra, si sono aperte nuove opportunità nella produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare si stanno moltiplicando le richieste nell’ambito dei biogas e della cogenerazione. In ambito fotovoltaico saranno molto richieste figure junior, neo ingegneri elettrici/elettrotecnici per occuparsi della manutenzione degli impianti, della connessione alla rete e del loro corretto funzionamento.
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