lunedì 25 gennaio 2010
I ricavi sono diminuiti di oltre il 15%, nel 2010 si prevede che risalgano del 3,6%. Dividendo complessivo di 237 milioni di euro. Torna il dividendo per gli azionisti
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Torna il dividendo per gli azionisti Fiat che chiude il 2009 con una perdita netta di 848 milioni di euro, a fronte degli 1,721 miliardi di utile registrati nel 2008, e ricavi in calo del 15,9% a 50,102 miliardi. In particolare, il cda del Lingotto, che ha approvato i conti, ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti, in programma il 26 marzo, la distribuzione di un dividendo complessivo di 244 milioni di euro, pari a 237 milioni se si escludono le azioni proprie detenute dal gruppo.«La ripresa della distribuzione di dividendi - si sottolinea - riflette la normalizzazione dei mercati dei capitali quale fonte di finanziamento per il Gruppo, nonchè la convinzione che il Gruppo ha la capacità di continuare a generare utili, anche se in un contesto di mercato significativamente differente". La proposta di dividendo è di 0,17 euro per azione ordinaria, 0,31 euro per le privilegiate e 0,325 per le azioni di risparmio.Il gruppo Fiat ha chiuso il 2009 con una perdita netta di 800 milioni di euro e include un impatto di 0,6 miliardi di euro derivante da oneri atipici (nel 2008 l'utile netto era stato di 1,7 miliardi di euro). I risultati sono stati approvati oggi dal consiglio di amministrazione che propone un dividendo complessivo per le tre categorie di azioni di 237 milioni di euro (escludendo le azioni proprie). Il gruppo chiude il 2009 con un utile della gestione ordinaria di 1,1 miliardi di euro (3,4 miliardi di euro nel 2008), con un forte contributo del business delle automobili. L'indebitamento netto industriale è stato ridotto, a fine 2009, a 4,4 miliardi di euro (5,9 miliardi di euro alla fine del 2008) e la liquidità è aumentata significativamente a 12,4 miliardi di euro (3,9 miliardi di euro nel 2008). Il dato relativo all'indebitamento è migliore del target.Il Lingotto si aspetta per il 2010 ricavi in crescita fra il 3 e il 6%, un utile della gestione ordinaria di 1,5 miliardi di euro e un indebitamento netto inferiore a 5 miliardi di euro.
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