lunedì 13 agosto 2012
​La Corte d'appello di Roma ha respinto il ricorso presentato da Fiat per sospendere la decisione che impone il rientro in fabbrica a Pomigliano di 145 iscritti alla Fiom. Il sindacato dei metallurgici Cgil ha annunciato che chiederà l'esecuzione della sentenza. Per Fiat la decisione è solo tecnica e non pregiudica la possibilità per l'azienda di opporsi a un'eventuale richiesta di render esecutiva la sentenza.
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​La Corte di appello di Roma, riferisce la Fiom, il sindacato delle tute blu della Cgil, dopo la decisione del Tribunale di Roma del 21 giugno, ha deciso che è inammissibile la richiesta della Fiat di sospendere la sentenza che disponeva l'assunzione di 145 iscritti Fiom, riconoscendo una discriminazione ai danni del sindacato nelle riassunzioni dei dipendenti dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco. Prosegue il giudizio di secondo grado con la prima udienza fissata per ottobre.La decisione arrivata oggi, "è una buona notizia prima di Ferragosto", commenta Maurizio Landini, leader della Fiom: "È così confermato che Fiat debba assumere i 145 nostri iscritti, poi resta il ricorso in appello". Con la decisione della Corte di appello "credo - prosegue Landini - che da un lato si conferma che le discriminazioni quando ci sono vanno rimosse, e si conferma non solo che la Fiat ha fatto una discriminazione a Pomigliano, ma anche che la debba rimuovere assumendo i 145 nostri iscritti. A questo punto è necessario che la Fiat dia corso alle assunzioni, altrimenti saremo di fronte all'ennesima violazione e credo che a quel punto sia le forze politiche che il governo non potrebbero continuare a stare zitti".In serata un comunicato precisa la posizione di Fiat: "Il prossimo 9 ottobre la Corte di Roma deciderà l'appello proposto da Fabbrica Italia Pomigliano sull’inusitata pronuncia con cui il Tribunale di Roma ha imposto alla Società di assumere 145 operai solo perché iscritti alla Fiom. Oggi è stata adottata una decisione semplicemente tecnica, avendo la Corte ritenuto che, in assenza di atti concreti da parte della Fiom volti ad ottenere l'esecuzione della pronuncia del Tribunale di Roma, non vi fosse alcuna necessità di un provvedimento che ne sospendesse l`efficacia. Proprio sulla base di questa pronuncia rimane confermata la possibilità di Fabbrica Italia Pomigliano S.p.a. di chiedere nuovamente un provvedimento di sospensione qualora nei prossimi giorni la Fiom dovesse decidere di attivare strumentalmente iniziative di esecuzione prima della imminente decisione di merito della Corte romana".
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