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In pratica, senza il loro contributo, difficilmente lo Stato potrebbe erogare assegni e pensioni a un numero importante di nostri connazionali.
Gli addetti ai lavori quindi puntano il dito contro i movimenti xenofobi e populisti che descrivono un'emergenza immigrazione: i flussi attuali – sostengono – sono tali da non poter parlare di emergenza, perché rappresentano meno dell'1% della popolazione totale del continente europeo. Per trasformare il fenomeno da problema a risorsa occorre un cambio di approccio da parte degli Stati: quelli che lo stanno facendo, come Stati Uniti e Germania, ottengono buoni risultati. Il segreto? Inserire gli immigrati in percorsi di inserimento per dotarli delle competenze richieste dal tessuto produttivo, per venire incontro alle esigenze del mercato del lavoro.
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