martedì 17 giugno 2014
Dal 2007 i fondi interprofessionali Fondimpresa e Fondirigenti hanno garantito oltre 310mila partecipazioni di lavoratori milanesi a corsi, per un importo complessivo di ben 161 milioni di euro.
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Si è tenuto, presso la sede di Assolombarda, l’incontro Fattore F: la formazione che funziona. In occasione dei dieci anni dalla nascita di Fondimpresa e Fondirigenti, i fondi interprofessionali promossi da Confindustria e, rispettivamente, da Cgil, Cisl, Uil e Federmanager, si è tracciato il bilancio sulle attività svolte a partire dal territorio milanese. L’incontro è stato, inoltre, l’occasione per spiegare perché sia necessario salvaguardare il ruolo dei fondi ed evidenziare l’importanza delle azioni promosse al fine di assicurare l’aggiornamento e lo sviluppo professionale delle risorse umane.  Come emerge dai dati di Assolombarda, Fondimpresa e Fondirigenti hanno conseguito negli anni grandi risultati in termini di performance. Dal 2007 i due fondi interprofessionali hanno, infatti, garantito oltre 310mila partecipazioni di lavoratori milanesi a corsi di formazione per un importo complessivo di ben 161 milioni di euro."Questi risultati sono stati resi possibili grazie a un ampio coinvolgimento, a livello locale e nazionale, di imprese e sindacati che hanno saputo affiancare alla tradizionale attività di formazione continua la previsione di misure volte a intervenire nelle crisi aziendali ma anche nella riqualificazione di lavoratori in mobilità e dirigenti in difficoltà occupazionale", afferma Mauro Chiassarini, vicepresidente Assolombarda per lavoro e occupazione.Grazie alla flessibilità organizzativa dei fondi, Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil, hanno avviato dal dicembre 2010 con Regione Lombardia un progetto comune per il riconoscimento delle certificazioni di competenza acquisite in percorsi finanziati da Fondimpresa e per la sperimentazione del Libretto Formativo del Cittadino. Assolombarda ha, inoltre, promosso alcuni progetti di ricollocazione di dirigenti disoccupati insieme a Aldai Federmanager, Regione Lombardia prima e Provincia di Milano poi. "Dai dati in nostro possesso emerge che i fondi interprofessionali sono sempre più utilizzati anche dalle piccole e medie imprese a testimonianza del fatto che la formazione è considerata una leva strategica per innovare, per crescere e competere sui mercati domestici e internazionali", conclude Chiassarini.Questo percorso di crescita di Fondimpresa e Fondirigenti ha, però, conosciuto una battuta d’arresto nel corso del 2013 a seguito della decisione del Governo di applicare il prelievo sui fondi interprofessionali per finanziare la cassa integrazione in deroga, decisione accettata responsabilmente da tutte le parti sociali. Il taglio applicato nel 2013 è stato di 241 milioni di euro a livello nazionale, con un impatto di oltre 100 milioni di euro su Fondimpresa e Fondirigenti e di 15 milioni di euro per il territorio di Milano. "La priorità sono le politiche per il lavoro e, in particolare, il potenziamento di quelle attive. In questa prospettiva può essere di grande utilità l'attività dei fondi interprofessionali. È questo il driver principale che deve orientare i prossimi interventi del Governo. Per questo motivo sarebbe un grave errore che le risorse destinate alle politiche attive venissero indirizzate verso forme di sostegno al reddito. I Fondi possono diventare attori fondamentali di un cambio di rotta attraverso l'occupabilità e le competenze dei lavoratori", ha osservato Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria.
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