giovedì 27 febbraio 2014
​Il cardinale Gianfranco Ravasi ha indicato i due criteri guida della partecipazione vaticana: dovrà essere un evento «Ecumenico e universale». Trasparenza per le spese.
Ci sarà anche la Caritas
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La Santa Sede parteciperà all'Expo 2015 di Milano, il protocollo di adesione è stato firmato stamani in Vaticano. Il tema dell'evento internazionale è "Nutrire il pianeta, energia per la vita".  «Ecumenico e universale». Sono questi per il cardinale Gianfranco Ravasi, i due criteri principali che dovranno ispirare la partecipazione della Santa Sede all'Expo di Milano 2015. L'evento è stato presentato in sala stampa vaticana dallo stesso Ravasi, che è commissario vaticano per l'Expo, e da Giuseppe Sala, commissario governativo, moderati dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi. Ravasi ha in particolare ricordato che l'Expo per la Santa Sede ha un «rilievo particolare perché fa parte di una tradizione che la Santa Sede ha sempre seguito, basti pensare a Pio IX all'Expo di Londra: fu di prevalentemente di grande rilievo, sontuosa e ora non siamo ora in grado di realizzare una cosa così - ha commentato il porporato - ma vogliamo rappresentare tutti gli Stati del pianeta, giacché la Chiesa è presente con una diocesi in ogni parte del mondo, perché la Santa Sede è in tutti gli stati del pianeta attraverso la diocesi chiesa locale. Per questo motivo il padiglione dovrà essere il più ecumenico possibile, e anche tenere conto della molteplicità dei popoli diversissimi». Il cardinale ha anche accennato al valore simbolico del tema dell'Expo, "Nutrire il pianeta, energia per la vita", e al valore del cibo sia nella cultura ebraico cristiana che nelle culture umane in genere. E ha concluso evocando un detto indiano: «"Se tu hai due pezzi di pane e hai davanti un povero, al povero dà un pezzo di pane e l'altro va a venderlo per comprare un fiore e poi portarlo al povero". Il povero - ha commentato il cardinale - ha diritto non solo ad essere sfamato, ma anche alla poesia, al sentimento, alla tenerezza e all'attenzione». Ravasi ha anche annunciato che la commissione per la valutazione dei costi a carico della Santa Sede si riunirà oggi e che comunque, nello spirito di Papa Francesco, verrà fornita "una dettagliata informazione sui costi, necessari, e sulle sponsorizzazioni". Sala ha spiegato che il costo complessivo di tutto l'Expo sarà di un miliardo e 300 milioni, e che "gli investimenti che gli altri paesi faranno per partecipare è pari a circa un miliardo, ci sono 96 contratti firmati con gli sponsor per 350 milioni" il restante miliardo quindi "ricade sulla economia italiana" ma secondo uno studio della Bocconi, "il valore aggiunto sarà pari a 5 miliardi a livello turistico, questo numero - ha commentato Sala - lo si vedrà poi, però il primo messaggio è che non è un costo per la collettività, non è neppure un evento faronico, visto che Sochi è costata 40 miliardi, ma vuole essere un momento di valorizzazione del nostro Paese". Sala ha anche ricordato che la trasparenza di gestione e amministrativa si avvale di un protocollo firmato con il ministro Cancellieri che richiede condizioni alle aziende partecipanti. "Vogliamo - ha concluso il commissario governativo - consegnare un bilancio a posto e un evento che sia stato gestito da persone per bene".
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