giovedì 23 novembre 2017
Il più grande accumulo di commesse inevase da oltre un decennio ha spinto le aziende ad aumentare le assunzioni a livelli mai visti negli ultimi 17 anni
Eurolandia, ripresa al top dal 2011
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Netta riaccelerazione, migliore del previsto sull'attività delle imprese nell'area euro. A novembre l'indice dei responsabili degli approvvigionamenti è salito a 57,5 punti, dai 56 punti di ottobre, segnando, secondo la società di ricerche Ihs Markit, il livello più esuberante da oltre sette anni a questa parte (per trovare valori analoghi bisogna risalire all'aprile del 2011). Un dato superiore a quanto atteso in media dagli analisti.

L'economia dell'eurozona sta così mostrando «una fase di forte slancio» nel terzo trimestre, con dati da record su in tutti i principali indicatori, rileva Markit: produzione, domanda, occupazione e inflazione. Il più grande accumulo di commesse inevase da oltre un decennio ha spinto le aziende ad aumentare le assunzioni a livelli mai visti negli ultimi 17 anni. Ancora una volta la ripresa è stata guidata dal manifatturiero, settore il cui relativo Indice Pmi ha raggiunto un risultato superato solo una volta ad aprile del 2000 (l'indagine è iniziata a giugno 1997). La crescita più rapida della manifattura è stata accompagnata da una maggiore espansione del terziario, aumentato al record da maggio.

Dall'ultima lettura «è chiaro che l'economia sta esplodendo», si sbilancia ad affermare il capo economista di Ihs Markit, Chris Williamson. «La crescita a novembre è stata più alta e fa entrare la regione in lizza per il migliore trimestre da inizio 2011. Il Pmi, segnalando sinora un livello di crescita del Pil dello 0,8% circa, potrebbe terminare il suo anno migliore in un decennio».

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