mercoledì 25 settembre 2013
​Pagamenti Pa, potenziamento delle agevolazioni fiscali su ristrutturazioni e risparmio energetico, anticipazione obbligatoria del 10% sui lavori pubblici, abolizione Imu sui fabbricati invenduti delle imprese e misure per il rilancio dei mutui avranno sull'intera economia una ricaduta complessiva di 19,4 miliardi nel biennio 2013-2014.
Ance: 250mila posti di lavoro con le misure varate dal governo
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​Le misure fin qui varate dal governo a favore dell'edilizia, insieme alla prossima Legge di stabilità, produrranno 250mila posti di lavoro in più per il settore, con un impatto di 48 miliardi per l'intera economia. È quanto stima l'Ance (Associazione costruttori edili). Nello specifico, le misure già varate (pagamenti Pa, potenziamento delle agevolazioni fiscali su ristrutturazioni e risparmio energetico, anticipazione obbligatoria del 10% sui lavori pubblici, abolizione Imu sui fabbricati invenduti delle imprese e misure per il rilancio dei mutui), stima l'Ance, avranno sull'intera economia una ricaduta complessiva di 19,4 miliardi nel biennio 2013-2014.Prevedendo nella Legge di stabilità anche una prima tranche di cinque miliardi di investimenti infrastrutturali, il pagamento di ulteriori dieci miliardi di debiti pregressi alle imprese di costruzioni e la messa a regime degli incentivi del 50 e del 65%, sempre secondo l'Ance, si otterrebbe nel biennio 2013-2014 una ricaduta complessiva sull'economia di 48 miliardi, con la creazione di 250 mila nuovi posti di lavoro. "La strada intrapresa dal Governo - ha detto il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti - è quella giusta".
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