mercoledì 5 novembre 2014
I tre milioni di 'lavori verdi' sono destinati a salire ancora nel corso del 2014, con 234mila assunzioni legate a competenze specifiche.
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Circa 101 miliardi di euro di valore aggiunto, il 10,2% del totale e tre milioni di posti di lavoro. È quanto vale la green economy in Italia secondo i dati di GreenItaly 2014, il rapporto Unioncamere-Fondazione Symbola, presentato a Roma, che da cinque anni fotografa le eccellenze dell'economia verde nazionale.Secondo i dati sono oltre 341mila le aziende italiane dell'industria e dei servizi, pari al 22% del totale, che dal 2008 a oggi hanno investito in tecnologie per ridurre l'impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Una percentuale che sale al 33% nell'industria manifatturiera dove il fatturato, alla luce di questo orientamento strategico, è aumentato per il 25,8% delle imprese. Un'economia verde che fa bene al Paese ed è sempre più apprezzata dai consumatori italiani, precisa il rapporto, visto che il 78% di essi è disposto a spendere di più per prodotti e servizi eco-sostenibili. Non ultimo produce e produrrà lavoro, perché i tre milioni di 'lavori verdi' sono destinati a salire ancora nel corso del 2014, con 234mila assunzioni legate a competenze, il 61% della domanda di lavoro. L'economia verde, secondo il rapporto, rappresenta un'ottima scommessa ragionevole anche per le nuove imprese. Nel primo semestre del 2014 si contano quasi 33.500  che hanno investito in prodotti e tecnologie verdi già nei primi mesi di vita o prevedono di farlo nei prossimi 12 mesi, ossia il 37,1% del totale di tutte le aziende nate nei primi sei mesi di quest'anno. "La cultura green - sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - non è più soltanto patrimonio di una piccola cerchia di illuminati, ma un orientamento che sta conquistando gran parte dei nostri connazionali, visto che quasi otto italiani su dieci dichiarano di preferire prodotti eco-sostenibili; una constatazione che deve ancora di più valorizzare l'atteggiamento seguito dalle nostre imprese". "Non ci metteremo alle spalle questa lunga crisi - commenta Ermete Realacci, presidente di Symbola - se non cambiando e imboccando con convinzione la via della green economy, che è anche la strada maestra per contrastare i mutamenti climatici; l'Italia deve affrontare i suoi mali antichi e deve saper fare tesoro della crisi per cogliere le sfide, e le opportunità, della nuova economia mondiale".
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