sabato 10 dicembre 2016
A Garanzia giovani 700 milioni di euro provenienti da risorse comunitarie ed esonero per 36 mesi, fino a un massimo di 3.250 euro annui, dei contributi per l'assunzione a tempo indeterminato
Ecco le misure sul lavoro
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Rilevanti le misure che riguardano l'ambito operativo regolato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In particolare, sono quattro le aree d'intervento del provvedimento: pensioni, lavoro, politiche sociali e giovani.

Sulle pensioni, vanno in porto una serie di modifiche e miglioramenti del quadro complessivo. Tra le numerose novità, si va dall'introduzione della 14 mensilità nelle pensioni minime, per i redditi più bassi, alla flessibilità in uscita per i lavoratori che, a partire da 63 anni, desiderino andare in pensione; dall'estensione dell'Opzione Donna al cumulo gratuito dei periodi assicurativi esteso anche agli iscritti alle casse professionali privatizzate.

Nelle politiche sul lavoro, spiccano i 220 milioni di euro in più nel 2017 per assicurare la continuità di funzionamento dei Centri per l'Impiego; l'abbassamento del 25% dell'aliquota contributiva per lavoratori autonomi, titolari di partita Iva e iscritti alla gestione separata; la proroga dei benefici contributivi per le assunzioni con il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma; l'incremento di 15 milioni di euro annui del finanziamento per la riduzione dei contributi per i contratti di solidarietà.

Novità anche sul fronte delle politiche sociali, con l'incremento di due fondi: 150 milioni euro annui, a regime, dal 2017, per il Fondo per la povertà, e 50 milioni di euro destinati al Fondo per le non autosufficienze.

Importanti le misure stabilite a favore dei giovani. Due gli snodi fondamentali contenuti nel provvedimento: il rifinanziamento del programma Garanzia giovani con 700 milioni di euro provenienti da risorse comunitarie (non in legge di bilancio) e l'esonero per 36 mesi, fino a un massimo di 3.250 euro annui, dei contributi dovuti dai datori di lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato (anche in apprendistato), effettuate nel 2017 e 2018, di studenti che hanno svolto attività di alternanza scuola-lavoro presso le aziende che li assumono.


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