La data è sempre quella: come ogni anno, il 15 aprile termina l’obbligo (in vigore dal 15 novembre), per tutti gli autoveicoli di circolare con pneumatici invernali, o di avere a bordo le dotazioni equivalenti - come le catene da neve - nei tratti stradali ove questo è previsto. Così come prevede il decreto ministeriale n. 1049 del 2014, gli automobilisti hanno però tempo fino al 15 maggio per adeguarsi alla normativa. Oltre quella data possono scattare sanzioni amministrative (da 422 a 1.734 euro) per i trasgressori, che prevedono anche il ritiro della carta di circolazione e la revisione obbligatoria del mezzo.
ATTENZIONE AL CODICE DI VELOCITÀ. Bisogna precisare che il cambio di pneumatici è obbligatorio solo per coloro che montano pneumatici invernali (riconoscibili dalla marcatura M+S sulla spalla della gomma) dotati di codici di velocità inferiori a quelli indicati dalla carta di circolazione. Quindi, i pneumatici invernali M+S con indice di velocità uguale o superiore a quanto indicato sulla carta di circolazione, possono circolare anche in estate. Il codice di velocità specifica appunto la velocità massima sostenibile dal pneumatico ed è indicato da una lettera dell’alfabeto visibile sul fianco della gomma.
IN ESTATE MEGLIO LE ESTIVE. Nonostante sia possibile effettuare il cambio delle gomme invernali con quelle estive fino al 15 maggio è opportuno ricordare che con l’aumentare della temperatura del manto stradale c’è una perdita di prestazioni, poiché la mescola delle coperture invernali è stata studiata per rendere al meglio da circa 7 °C in giù. Con l’arrivo di temperature più miti, le gomme estive assicurano una migliore resa sotto il profilo dell’efficienza, della sicurezza e del risparmio di carburante, grazie alla loro mescola più dura che si deforma meno con il calore e garantisce una migliore tenuta di strada, spazi di frenata minori e un minore consumo di carburante (garantiscono una minore resistenza al rotolamento).
NESSUN INCENTIVO NEL DECRETO ENERGIA. Purtroppo gli automobilisti che speravano in un contributo sotto forma di bonus sono rimasti a bocca asciutta. L'agevolazione proposta da alcuni parlamentari sarebbe dovuta entrare sotto forma di emendamento nella legge di conversione del Decreto Energia. Si parlava di un contributo fino a 200 euro a beneficiario per l'acquisto di un treno di gomme nuove etichettate con le classi A o B (quelle cioè che garantiscono migliori prestazioni e hanno caratteristiche ecologiche). L'emendamento invece è stato ritirato nei giorni scorsi su richiesta del Governo.