mercoledì 19 ottobre 2022
Il patron Richard Branson e l’Ad della nuova società del Gruppo, Tom Mockridge, hanno presentato a Milano il nuovo servizio per le connessioni ultraveloci in partnership con investitori italiani
Un momento della presentazione del nuovo servizio Virgin Fibra

Un momento della presentazione del nuovo servizio Virgin Fibra - Ansa

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I colori della Virgin tingono le pareti del Teatro Gerolamo di Milano. La luce rossa lungo i bordi del corridoio centrale ricorda quella che in aereo indica le uscite di sicurezza. A decollare ieri, però, non è stato uno dei tanti velivoli del Gruppo Virgin, ma il nuovo provider di Internet in fibra ottica per l’Italia. Nello storico teatro delle marionette, Sir Richard Branson, fondatore del gruppo Virgin, e Tom Mockridge, Ceo di Virgin Fibra, hanno lanciato il loro progetto per bandire il rame dai cavi. Virgin Fibra, ultima azienda entrata in famiglia, promette di superare gli standard italiani di velocità e affidabilità grazie a una rete interamente in fibra pura, senza quei tratti in rame che solitamente rallentano la connessione Internet. « Per troppo tempo le case di tutta Italia hanno sofferto di connessioni lente e instabili a causa del cavo di rame», ha detto Branson auspicando che la notorietà del brand Virgin nel Paese spiani la strada all’ambizioso progetto. Oltre a farsi garante di affidabilità, il gruppo punta a trasmettere la propria filosofia anche a questa nuova sfida, mettendo al centro le richieste del cliente.

«La nostra sarà un’offerta diretta, chiara e trasparente — ha spiegato Mockridge — . Il prezzo non sarà condizionato dall’inflazione, non ci saranno canoni nascosti né penalità se qualcuno vuole chiudere il contratto». Come spiega lo stesso Branson, Virgin è presente in Italia ormai da tanti anni, «da quando arrivammo qui con la Virgin Records », e adesso «abbiamo club di fitness Virgin Active, le navi da crociera, la Virgin Radio». Quello del gruppo è quindi un modello integrato fatto di diverse realtà che dialogano tra loro. Oltre alla promozione della nuova iniziativa nelle palestre e sulla radio del gruppo, un altro esempio di questa sinergia è l’offerta lancio per chi si abbona al nuovo servizio Internet: un accesso gratuito per tre mesi a Virgin Active Revolution, il programma di allenamento digitale dell’omonima azienda. «Questo è solo l’inizio di molte altre partnership e vantaggi che solo Virgin può offrire», promette Mockridge. «Virgin Fibra — aggiunge il Ceo — nasce con un capitale di 25 milioni di euro e con una quarantina di dipendenti destinati ad aumentare. Gli investitori, oltre a me e Branson, sono una serie di partner italiani». Il target di utenza che pensano di raggiungere? « Il numero più alto possibile di clienti», dice sorridendo Mockridge. A giocare a loro favore sarebbero, infatti, il prezzo dell’abbonamento, in media con le altre offerte sul mercato, e la semplicità della sottoscrizione, completamente digitale, realizzabile «in soli cinque minuti e in appena tre passaggi».

Al di là della naturale ambizione dei due imprenditori, è pur vero che l’azienda risponde a una domanda in continua crescita: entro il 2030 si prevede che circa 30 milioni di case, uffici pubblici e privati saranno raggiunti dalla fibra. Il lavoro da casa o la visione di film in streaming, spinge sempre più persone a cercare una connessione affidabile, veloce e stabile. Ecco perché Branson pensa che in molti sceglieranno il loro servizio, completamente in fibra e più sostenibile. Oggi nessuna azienda può prescindere dalla questione climatica e «la fibra — spiega Mockridge — è anche la tecnologia a minor impatto ambientale». Le reti in fibra, infatti, essendo collegate direttamente alle abitazioni, possono ridurre i consumi di CO2 grazie al minore utilizzo di energia elettrica. A chiusura dell’evento, Branson ha infine ricordato che entro sei settimane Virgin Orbit lancerà dall’aeroporto di Newquay in Cornovaglia, il primo satellite che parte da suolo europeo. Un altro motivo di orgoglio per l’imprenditore da sempre attento all’innovazione.

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