venerdì 6 ottobre 2023
Si apre l'incontro con economisti e imprenditori da tutto il mondo, chiamati dal Papa già nel 2019 a cambiare l'attuale paradigma economico
Diseguaglianze, pace e crisi ambientale: si apre l'Economy of Francesco

«Occorre un cambiamento rapido e deciso. Questo lo dico sul serio: conto su di voi! Per favore, non lasciateci tranquilli, dateci l'esempio!». Si erano salutati così il Papa e i partecipanti di Economy of Francesco il 24 settembre 2022 ad Assisi, con un invito piuttosto esplicito rivolto dal Pontefice al “suo” popolo di giovani economisti, change-makers e imprenditori provenienti da tutto il mondo.

Venerdì 6 ottobre, a distanza di poco più di un anno, i protagonisti della generazione Eof tornano a riunirsi nel quarto incontro annuale di questo format voluto con forza da papa Francesco per costruire insieme un'economia diversa, «che fa vivere e non uccide, che include e non esclude, che umanizza e non disumanizza, che ha cura del creato e non lo depreda».

Anche quest’anno l’evento in diretta streaming dal titolo “La 25esima ora. EoF (((on air))) Global Gathering” trasmesso da Assisi, nello specifico dal teatro dell’istituto Serafico, in forma di web-radio, e disponibile sul canale youtube di Economy of Francesco (in più lingue) e sul sito francescoeconomy.org/event2023.

Musica, approfondimento, informazione, interazione via social: quest’anno i giovani autori del programma hanno scelto la radio come luogo narrativo per confrontarsi e raccontare storie, idee, vocazioni ed esperienze raggiungendo un pubblico ampio, dove tutte le voci possono esprimersi, essere rappresentate e soprattutto ascoltate. Previsti collegamenti e contributi da oltre 30 paesi del mondo, momenti di meditazione sui passi di Francesco di Assisi e una rubrica dedicata a personaggi e ricorrenze storiche.

I temi al centro dell’Agenda di Eof saranno quelli considerati cruciali per cambiare paradigma economico: diseguaglianze, economie indigene, lavoro, pace, sicurezza alimentare, crisi ambientale, sistemi finanziari, ma anche capitali narrativi e spirituali. Negli ultimi dodici mesi la comunity ha raccolto la raccomandazione lanciata dal Papa continuando a lavorare con serietà e responsabilità sui progetti in campo e senza tralasciare nulla dei temi più preoccupanti e urgenti a livello globale. L’evento di venerdì 6 ottobre sarà l’occasione per rafforzare la rete tra economisti e imprenditori che operano in varie aree del mondo e per continuare a progettare insieme un'economia attenta alle persone e all'ambiente, uscendo dal binomio produrre-consumare”, e facendo perno sull’idea di un modello più giusta e più fraterna. «Servono imprenditori che non guardano solo al profitto», ha ricordato il Papa non a caso pochi giorni fa nel messaggio inviato al Festival dell’Economia Civile di Firenze.

Nell’evento di oggi ampio spazio sarà dedicato anche al tema della pace. Previsto, infatti, un collegamento con il terzo Congresso Internazionale dell’Economia di Francesco, America Latina e Caraibi, in corso fino al 6 ottobre in Colombia, dal titolo: “Tessere economie per la pace”. La cornice di Assisi, in questo senso, è ideale per costruire un’economia amica della terra e della pace.

A inviare un messaggio di benvenuto ai partecipanti è stato da buon “padrone di casa” Domenico Sorrentino, vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino: «Cari giovani, com’è bello potervi di nuovo incontrare. Vi porto nel cuore. Ricordo in particolare quanti siete passati attraverso la “Porta della Spogliazione”, dove Francesco d’Assisi entrò ricco e uscì povero, per farsi in Gesù annunciatore di un mondo nuovo, inaugurando una economia della fraternità, improntata a giustizia, solidarietà e bellezza. Ben ritornati spiritualmente ad Assisi – ha detto il vescovo Sorrentino, presidente del Comitato di Economy of Francesco, rivolgendosi ai partecipanti –. So che avete fatto durante l’anno tante cose belle. Molti progetti di rinnovamento sono partiti. Ora è tempo che la nuova economia che tutti desideriamo plasmi i paradigmi accademici e diventi modus operandi di aziende e politiche economiche in tutto il mondo. È un cambiamento dal basso, che ha bisogno del suo tempo per diventare effettivo. Ma abbiamo fiducia che lo diventerà, con la forza di Dio, e grazie alla creatività e alla intraprendenza di voi giovani. Vi abbraccio con affetto».



Del Comitato di Eof fa parte anche Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, istituto che da 150 anni lavora per l’educazione, salute e l’inclusione dei giovani con disabilità: «Il Serafico si racconta ai giovani di EoF attraverso la voce dei più fragili, perché è proprio attraverso le loro difficoltà che si maturano nuove visioni capaci di dare slancio e rinnovamento alla società e all’economia. È proprio da qui, infatti, che lanciamo un appello per un’economia che sappia essere materna, e non matrigna, nei confronti di tutti i suoi figli. Un’economia materna è chiamata a nutrire la vita, a coltivarla e a farla fiorire senza creare disuguaglianze e senza guardare solo al profitto, e avendo a cuore ogni vita nonostante la fragilità».

Ospite dell'evento, fra gli altri, sarà l’economista turco Daron Acemoglu, professore di economia al Mit di Boston, in dialogo con la EoF Academy. L’impatto della tecnologia sulle diseguaglianze e una riflessione sui blindspots (punti ciechi) del sapere economico saranno i due principali contributi dei giovani studiosi del network accademico. La 25esima ora sarà il tema proposto dal coordinatore scientifico di EoF, l'economista Luigino Bruni.

C’è grande attesa per il messaggio che papa Francesco rivolgerà ai giovani economisti e imprenditori del mondo riuniti online. L’economia globale vive un tempo difficile anche in questa fase post-pandemica: la guerra in Europa e le molte guerre nel mondo, l’aggravarsi della crisi ambientale, le crescenti e nuove diseguaglianze sono sfide enormi. Ma non impossibili. Come ai tempi di Francesco, la casa sta andando in rovina. Tanti giovani, però, sono disposti a offrire le proprie mani, menti e cuori per ripararla. «Grazie a Dio voi ci siete – aveva detto il Pontefice proprio ai ragazzi di Eof -: non solo ci sarete domani, ma ci siete oggi; voi non siete soltanto il “non ancora”, siete anche il “già”, siete il presente».

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