sabato 30 gennaio 2016
Il progetto rientra nel programma di orientamento al lavoro di Fondazione Adecco per le pari opportunità.
 Disabili e lavoro, l'inclusione passa dalla cucina
COMMENTA E CONDIVIDI
Metti un pomeriggio a cucinare biscotti nel cuore del quadrilatero della moda di Milano. Per un paio d’ore, la cucina dell’hotel Four Seasons ha ospitato cinque ragazzi dell’Associazione genitori persone sindrome di Down (Agpd), che con la Fondazione Adecco per le pari opportunità ha avviato da tempo un percorso di formazione al lavoro. Così, dopo aver visitato la struttura a dicembre per conoscere i “colleghi”, ieri per Gregorio, Veronica, Bartolomeo, Francesco e Caterina, giovani Down tra i 18 e i 21 anni, è stato il momento dell’esordio nel reparto pasticceria. Seguiti dai giovani professionisti dell’albergo, hanno sfornato teglie di biscotti e preso contatto, in diretta, con l’ambiente di lavoro. Che è poi lo scopo del programma di orientamento, come spiega Laura Ciardiello, responsabile dei progetti su Milano di Fondazione Adecco per le pari opportunità. «Da ormai quindici anni – ricorda Ciardiello – con l’Agpd abbiamo attivato una collaborazione che ci ha consentito di avviare al lavoro, soltanto a Milano, una ventina di giovani con sindrome di Down. Il progetto prevede sia esperienze sul campo, come questa al Four Seasons, ma anche un orientamento vero e proprio al lavoro, a partire dalla compilazio- ne del proprio curriculum e passando per il riconoscimento e il rispetto delle regole e dei ruoli all’interno di un contesto professionale». Il tirocinio lavorativo, spiega sempre Laura Ciardiello, è soltanto uno degli aspetti del programma. Il secondo, altrettanto importante, è «sensibilizzare il mercato del lavoro confermando la Responsabilità d’impresa e l’impegno attivo per contribuire ad abbattere barriere culturali e facilitare la comprensione reciproca ». In questo modo, nel 2015 sono state 108 le persone con disabilità inserite nel mercato del lavoro da Fondazione Adecco per le pari opportunità. «Portare i ragazzi dentro i luoghi di lavoro – aggiunge Massimo Rota, direttore dell’equipe educativa di Agpd, che ha 250 soci e quest’anno festeggia i 35 anni di attività – li aiuta a farsi una rappresentazione corretta e aderente alla realtà. Allo stesso tempo, consente alle imprese di conoscere le potenzialità di queste persone prima di assumerle. Come per tutti, anche per i ragazzi Down il lavoro ha una funzione fondamentale perché contribuisce a definirne l’identità e li aiuta a riconoscersi parte della società ». Nonostante l’Italia si sia dotata di una legge per il collocamento obbligatorio dei disabili da quasi mezzo secolo (la prima norma è la legge 482 del 1968), inserire queste persone al lavoro, conferma Rota, costa ancora tanta fatica per la «carenza di risorse in grado di realizzare un incontro efficace tra domanda e offerta». «Anche nel 2016, la sindrome di Down fa ancora paura a chi non la conosce», aggiunge Rota, con amarezza. Proprio per non restare alla superficie della questione, il Four Seasons ha così deciso di aprire le porte ai cinque aspiranti cuochi e pasticcieri. «È importante che i ragazzi vengano qui – conferma Massimo Carluccio, responsabile formazione e sviluppo dell’albergo – perché soltanto così possono dimostrare che hanno tanto talento da mettere in campo. Nella nostra struttura lavorano già persone con disabilità e alcuni sono davvero degli ottimi professionisti. Avendo le risorse di spazi, energie e personale, vogliamo sempre di più aprirci al territorio. Anche cucinando biscotti».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: