venerdì 20 settembre 2013
Tra le ragioni: mancanza di candidati qualificati all’interno dell’azienda (38%), di tempo per formare e avviare il collaboratore di potenziale (29%) e per individuare la persona idonea alla successione (16%).
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​E se il Direttore Finanziario improvvisamente lasciasse l’azienda o rassegnasse le dimissioni? La maggior parte delle organizzazioni aziendali italiane non è preparata alla successione del proprio Cfo: il 68% dei Responsabili Finanziari dichiara infatti di non aver individuato il successore capace di subentrare al proprio ruolo.È quanto emerge da un’indagine condotta da Robert Half, società di ricerca e selezione di personale specializzato, su un campione di 100 tra Cfo e responsabili finanziari italiani.Tra le principali ragioni annoverate dagli intervistati che ostacolano l’identificazione di un successore: la mancanza di candidati qualificati all’interno dell’azienda (38%), la mancanza di tempo per formare e avviare il collaboratore di potenziale (29%) e la mancanza di tempo per individuare la persona idonea alla successione (16%)."L’elaborazione e l’attuazione di un piano di successione - commenta Matteo Colombo, country manager di Robert Half - sono cruciali per salvaguardare la continuità e le performance aziendali in caso di uscita di figure chiave. Un’efficace strategia di successione permette all’azienda di essere preparata a diversi scenari, come la perdita di un dirigente di primo piano. Ma può anche dimostrarsi utile in caso di espansione del business o di promozioni interne".Alla domanda su come pensano di individuare il proprio successore, più della metà dei CFO (58%)cita la promozione interna a livello internazionale (37%) - per le aziende con branch all’estero - e alivello locale (21%); un quarto degli intervistati (25%), poi, pensa che il suo successore sarà sceltodall’esterno e il 16% che un temporary manager coprirà la posizione fino alla selezione del candidatofinale."Dalla nostra indagine emerge che molte aziende sono orientate a trovare i sostituti all’interno dellapropria organizzazione, mettendo in luce, ancor di più, l’importanza di una buona politica disuccessione. È cruciale dunque che le aziende creino concrete opportunità di crescita e sviluppoprofessionali dei loro migliori talenti oltre all’adozione di politiche di retention efficaci", concludeMatteo Colombo.
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