lunedì 24 gennaio 2022
Un socio della prima ora dell'azienda di criptovalute sponsor di Roma e Inter sporge denuncia a New York: milioni di dollari investiti sul calcio, ma non c'è una blockchain pubblica né altro di reale
Tammy Abraham esulta dopo uno dei gol con cui la Roma ha sconfitto l'Empoli. La squadra della capitale è una di quelle su cui Digitalbits ha più investito

Tammy Abraham esulta dopo uno dei gol con cui la Roma ha sconfitto l'Empoli. La squadra della capitale è una di quelle su cui Digitalbits ha più investito - Fotogramma

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Un grande investitore di DigitalBits ha presentato una causa a New York contro la società accusando alcuni dei manager di avere dirottato i soldi necessari allo sviluppo dell’azienda in operazioni come le sponsorizzazioni delle squadre sportive o, tra le altre cose, viaggi di lusso.

Scrive il New York Times, il primo a rendere nota la causa legale, che Adam Ford dello studio legale Ford O’Brien, l’avvocato dell’investitore che ha sporto denuncia, ha detto che «non c’è nulla dietro il progetto» della società. Un’analisi dei codici di DigitalBits e della società collegata Zytara, secondo l’accusa, ha rivelato che queste aziende «non hanno una blockchain pubblicamente accessibile o qualcos’altro da mostrare, se non accordi di sponsorizzazione da milioni di dollari e continui annunci sul fatto che “la cosa vera” è in arrivo».

DigitalBits e Zytara non hanno commentato la notizia.

Le due aziende, che fanno entrambe riferimento alla DigitalBits Foundation creata da Al Burgio, sono molto attive in Italia. A settembre DigitalBits Foundation ha annunciato un accordo da 85 milioni di euro su più anni per la sponsorizzazione dell’Inter e lo sviluppo dei “fan token” della squadra campione d’Italia attraverso Zytara. DigitalBits è anche lo sponsor di maglia della Roma, in base a un accordo dello scorso luglio che vale 36 milioni di euro su tre anni. Anche in questo caso oltre alla sponsorizzazione c’è il progetto di sviluppo di criptovalute e non fungible tokens per i tifosi. DigitalBits ha anche fatto un accordo con Francesco Totti che è il primo “global ambassador" della società.

DigitalBits, basata alle Isole Cayman, non è l’unica realtà legata al mondo delle criptovalute che si è conquistata uno spazio nel calcio in Italia. Tra gli altri, la piattaforma di trading Binance ha fatto un accordo da 30 milioni per la sponsorizzazione della Lazio, BitMex è sponsor di manica del Milan mentre Crypto.com (anche questa una piattaforma di trading di criptovalute) è sponsor della Lega Serie A.

Infine c’è Socios, società maltese che sviluppa progetti di criptovalute per i tifosi (i fan token) che quest’anno è lo sponsor principale sulla maglia dell’Inter e realizza fan token per oltre quaranta club, compresi la Juventus, il Milan, il Barcellona, il Paris Saint Germain.

Le quotazioni degli xdb, le criptovalute di DigitalBits, in queste settimane stanno crollando, come quelle di molte altre crypto, a partire dalle due più diffuse, bitcoin ed ethereum. Lo scorso anno gli xdb erano decollati, portandosi dagli 1,2 centesimi di dollaro di gennaio fino al record di 81 centesimi a novembre. Oggi sono scambiati a 30 centesimi, con una caduta del 62% negli ultimi tre mesi.

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