
Per la nuova Dacia Bigster debutto su strada a primavera - .
Guardando i numeri si potrebbe dire che ha vinto lo scudetto, ma anche la Champions League. Non è una squadra di calcio, ma il marchio automobilistico che ha fatto di uno slogan (“essenziale, ma senza rinunce”) la sua bandiera. Dacia nel 2024 ha registrato il suo anno migliore in assoluto. In Italia il brand del Gruppo Renault ha immatricolato infatti 99.371 vetture, il 13,1% in più del 2023, e la sua quota di mercato è salita del 5,7%. Sandero è stata in assoluto l’automobile straniera più venduta in Italia, e la Spring la prima elettrica tra le city car. Cifre che raccontano solo in parte quanto i clienti italiani apprezzino le vetture del marchio rumeno, specie nel mercato bifuel: quasi un'auto a Gpl su due vendute nel nostro Paese è stata una Dacia. Con la nuova Duster che ha confermato il grande successo della generazione precedente totalizzando 13.000 immatricolazioni dallo scorso giugno a oggi. Proprio la Duster ha dimostrato come le nuove tecnologie applicate alle automobili siano una garanzia di maggiore sicurezza: secondo i dati raccolti dalla Casa, la nuova generazione ha avuto un tasso di incidentalità minore del 30% rispetto alla precedente.
Ora Dacia si appresta ad affrontare il 2025 con un lancio estremamente importante, quello della nuova Bigster, modello totalmente inedito che arriverà nelle concessionarie in primavera, con prezzi a partire da 24.800 euro, portando per la prima volta il marchio nel segmento delle C-Suv, mercato importante in Italia visto che questa tipologia rappresenta 320mila vetture acquistate lo scorso anno (il 18% del totale). “Bigster - spiega Guido Tocci, direttore generale di Dacia Italia - sarà un modello di conquista, che aprirà le porte delle nostre concessionarie a una nuova tipologia di clienti, in cerca di una vettura più grande e spaziosa rispetto alla Duster”. La filosofia di questo nuovo Suv è la stessa che ha fatto la fortuna del marchio: “Un altro veicolo cioè – continua Tocci – con il giusto livello di equipaggiamento, in linea con quello che il cliente chiede, e con un prezzo molto interessante considerando che il costo medio di un C-Suv oggi è di 38.000 euro”.
Il centro del listino di Dacia Bigster, già ordinabile, si posiziona in effetti 10.000 euro più in basso, con una gamma di proposte tutte elettrificate a benzina o benzina-Gpl e una 4X4, e con la versione full hybrid da 155 Cv da 29.300 euro. Bigster è lunga 4 metri e 57, larga 1 e 81, alta 1 e 71 e con un passo di 2 e 70. Lo stile propone linee tese e volumi geometrici. In nome dell’ecologia, ma anche del risparmio, la carrozzeria sfoggia parti tinte all’origine: meno inquinanti nella loro lavorazione e meno inclini a graffiarsi nell’uso. Alcune componenti sono realizzate in Starkle, materiale parzialmente derivato dal riciclo e utilizzato allo stato grezzo. Al tempo stesso, la Bigster non si fa mancare qualche vezzo estetico, come grandi cerchi in lega (le misure vanno da 17 a 19 pollici) e la livrea bitono opzionale, il bracciolo con vano refrigerante, il portellone posteriore elettrico come il sedile del conducente. A riprova che non c’è più nulla di low-cost, ma come dicono in Dacia, è il “best value for money” il nuovo principio ispiratore.
Nel futuro del marchio, però c'è molto altro: dal 2026 è previsto un interessante ampliamento dell'offerta con una possibile novità di segmento C, forse con carrozzeria wagon, da posizionare sotto la Suv. Nel 2027, poi, Dacia introdurrà un secondo modello elettrico: la Dacia Sandero EV, che andrà a offrire percorrenze maggiori rispetto alla Spring, posizionandosi più in alto, anche a livello di contenuti, senza sostituire il vendutissimo modello termico, che continuerà a essere proposto al fianco dell'elettrica e che potrebbe presto accogliere l'arrivo di un motore ibrido.