sabato 27 maggio 2023
Comincia domenica, a Roma, Icc 2023. Oltre 3000 esperti per ragionare sul futuro del settore
Alla Nuvola la convention sul futuro delle telecomunicazioni
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Per cinque giorni, da domenica 28 maggio e fino al 1° giugno, Roma sarà la capitale mondiale delle telecomunicazioni. Il Roma Convention Center La Nuvola infatti, in occasione del principale convegno sulle telecomunicazioni e le tecnologie di Internet, ospiterà all’Eur l’ICC (International Conference on Communications) 2023. Oltre 3.000 partecipanti con più di 2.000 scienziati e studiosi provenienti da 62 paesi, per questo prestigioso appuntamento, organizzato dalla società scientifica “Communication Society” dell’IEEE-Istituto Internazionale di Ingegneria Elettrica ed Elettronica, che per la prima volta dopo ben 57 edizioni tocca l’Italia.

“Comunicazioni sostenibili per rinascere” è infatti il tema del convegno. Previsti più di mille articoli presentati da ricercatori di tutto il mondo, oltre a “tutorial” scientifici, workshop, presentazioni, sessioni di confronto che vedranno anche la presenza delle principali aziende internazionali del settore. Sarà l'occasione per approfondire il futuro delle tecnologie di telecomunicazioni in tutti i domini applicativi: dal medicale, ai trasporti, dall’ambiente alla sostenibilità delle città, l’Industria 4.0 e in generale il progresso globale.

Il convegno, i cui due General Co-Chairmen sono il Prof. Marco Luise dell’Università di Pisa e Marco Ajmone Marsan, Professore Emerito del Politecnico di Torino, affronterà alcuni temi che avranno ricadute nella vita quotidiana solo tra alcuni anni, come spesso accade nella ricerca scientifica, tra cui i telefonini 6G di prossima generazione, le antenne wireless a bassissima emissione “spalmate” sulle pareti degli edifici, l’intelligenza artificiale per garantire sempre e comunque connessioni in fibra o wireless a banda ultra-larga e a basso costo.

«Certamente non c’è bisogno di spiegare – dichiara il Prof. Ajmone - in che cosa queste tecnologie hanno cambiato, cambino, e cambieranno la vita di tutti noi. Lo scorso aprile abbiamo infatti celebrato il cinquantesimo anniversario della prima chiamata da un cellulare. Oggi nel mondo ci sono tanti telefonini quante sono le persone. Sono molti più degli spazzolini da denti. E questo perché comunicare ormai è un bisogno fondamentale e irrinunciabile delle persone, assicurato per tutti e in modo sostenibile attraverso le tecnologie immaginate che discuteremo alla conferenza ICC 2023».

«È un traguardo importante - ribadisce il Prof. Luise – che con orgoglio tagliamo qui a Roma. Dobbiamo ricordarci che la parola “conferenza” viene dal latino conferire che significa raccogliere, portare in un solo luogo per discutere, scambiare idee, scambiare esperienze, capire insieme, quale maniera migliore per far progredire la ricerca e assicurare un futuro pacifico alla comunità internazionale dopo tre anni di virtualità, utile in assenza di altre opzioni, ma non sostituibile all’interazione fisica in una sala da conferenze».

«Ma ciò che è importante - concludono i Proff. Ajmone e Luise - è tenere sempre presente che il sapere non ha barriere e che ciò che è scienza è comunque scienza dell’uomo per rendere la vita più pacifica, piacevole, e sostenibile».



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