lunedì 11 aprile 2022
E' la vettura più potente mai realizzata dal marchio giapponese. Arriverà a settembre con 60 km di autonomia in solo elettrico
CX-60, la prima Mazda Plug-in ha anche il riconoscimento facciale
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Come vi sentite? Più “Takumi” o più “Homura”? State “zen”, tanto per rimanere nel nipponico gergo, e scegliete pure con calma. Perché la nuova Mazda CX-60 sarà comunque sempre pronta a soddisfare ogni vostra aspirazione di guida. Questione di volere di più per un’auto che già dà di più: nuova piattaforma, prima versione plug-in hybrid per il mercato europeo, grande e potente come nessuna Mazda prima. Già elegante nella versione “Prime Line”, che pare brutto chiamare d’ingresso, arriva sempre più su, ecco la risposta alla domanda di partenza, nella sfera che appartiene alle premium car con l’allestimento più sportivo “Homura” e in quello ancor più elegantoso “Takumi” che abbiamo visto e toccato con mano in una scenografica premiere a Roma.

La CX-60 è, dunque, il primo Suv della Casa di Hiroshima con motorizzazione ibrida plug-in e misure (4,74 metri di lunghezza, 1,95 di larghezza e 1,68 di altezza) che giustificano la “nobile possenza”, definizione che i tecnici di Mazda usano per descriverne lo stile. Stile che rispetta appieno i canoni del “Kodo Design”, nella cura estremizzata di dettagli e materiali cui la Casa ci ha abituato con i suoi progettisti e artigiani: il cofano lungo, l’abitacolo arretrato, i gruppi ottici anteriori che sfumano nella grande calandra e il posteriore bombato con i terminali di scarico a forma squadrata. Luce su luce per darle ogni volta un “volto” differente. E, a proposito di volto, in entrambi gli allestimenti, “Takumi” e “Homura” è disponibile, come optional, la nuova funzione di riconoscimento facciale del conducente, che legge la fisionomia del viso, ne interpreta la corporatura e regola così, automaticamente, volante, sedili e specchietti memorizzando anche le preferenze d’infotainment.

Arredi eleganti nell’abitacolo che rimandano al legno d’acero, dettagli cromati, pelle nappa, tessuti giapponesi lavorati secondo l’arte della rilegatura che è stata l’ispirazione per una cucitura del cruscotto dal particolare dettaglio. Il motore è l’e-Skyactiv 2.5 litri, da 192 CV, abbinato a un propulsore elettrico da 100 kW (136 CV), per una potenza di sistema di 327 CV. E’ l’auto più potente che Mazda abbia mai prodotto: tocca i 200 km/h, va da 0 a 100 in 5,8 secondi. Ad alimentare il motore elettrico una batteria da 17,8 kWh per un’autonomia in sola modalità elettrica di oltre 60 km. La capacità di ricarica di 7,4 kW permette di collegare l’auto tanto alle colonnine pubbliche quanto a una wallbox casalinga con una ricarica dal 20% all’80% in meno di due ore. A completare il quadro il cambio automatico a 8 rapporti e la trazione integrale i-Activ AWD di Mazda. Il prezzo di Mazda CX-60 e-SkyActiv Phev parte da 49.950 euro e tocca i 55.850 euro con l’allestimento Takumi. Già ordinabile, sarà nelle concessionarie a settembre.

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