Le Cupra in "parata" per il lancio del Cupra Tour con Pierantonio Vianello - .
Sapete qual è il marchio automobilistico che ha la clientela più giovane? Senz'altro Cupra, con una media di 34 anni. Non male, soprattutto se si considera che la media di chi è al terzo posto è di ben 44 anni. I valori? “Unconventional, performance, lifestyle”. Gli stessi che Cupra - brand in grande ascesa con 153.000 vetture vendute nel 2022 in Italia - condivide da qualche anno ormai con il padel, uno sport ma soprattutto un fenomeno in crescita esponenziale che vanta in Italia più di 1,2 milioni di praticanti fra appassionati (970.000) e giocatori abituali (484 mila). Alla nostra domanda in perfetto stile marzulliano “è più importante Cupra per il Padel o il Padel per Cupra?”, il numero uno di Cupra Italia, Pierantonio Vianello ha risposto: “Direi che è importante per entrambi, perché siamo nati per rimanere e per crescere insieme”.
In attesa dei nuovi prodotti (Tavascan entro l’anno, Terramar nel 2024 e Urbanrebel nel 2025), la vettura che più di tutti sta portando a casa numeri importanti è sicuramente Cupra Leon (è disponibile nelle due carrozzerie “berlina” e “Sportstourer”). Cupra Leon che abbiamo avuto il piacere di provare nell’ambito del lancio del Cupra Padel Tour, terza edizione del torneo ospitato dagli 88 centri padel firmati Cupra che attraverserà l'Italia fino al prossimo ottobre. A nostra disposizione, l’ultima (e forse la migliore) versione commercializzata, quella con il motore 1.5 Hybrid da 150 CV (35.150 euro la 5 porte e 36.000 euro la Sportstourer) abbinata al per noi irrinunciabile cambio automatico DSG. E’ bastato un giro intorno alla vettura prima di metterci al volante per capire del perché la Cupra Leon piaccia così tanto ai giovani: muso aggressivo e moderno, in perfetto stile “racing” con tanto di logo in bella evidenza; gruppi ottici eleganti, cerchi dal design “modaiolo” e vista laterale e posteriore che, insieme, danno una bella sensazione di “muscolosità” e compattezza.
Tuttavia, le sensazioni migliori le abbiamo avute mettendoci al volante della “nostra” Cupra Leon: nell’abitacolo, infatti, si respira un bel senso di sportività. Ottimi i materiali utilizzati (dopotutto l’appartenenza al Gruppo Volkswagen è una garanzia), piace la plancia pulita, semplice e senza troppi accessori (spesso inutili); buona l’accessibilità, ottima la posizione di guida impreziosita dal volante a tre razze ben impugnabile. Sportivi anche i colori scuri in carbonio con tanto di dettagli e inserti color rame. Difetti? Qualche riflesso di troppo sul parabrezza, visibilità posteriore leggermente limitata e quell’ingombrante tunnel centrale che compromette un po' la comodità ai passeggeri posteriori.
Dal punto di vista dello spazio interno non ce n’è per nessuno mentre la “cosa” più preziosa di questa vettura la troviamo sotto il cofano dove trova posto un quattro cilindri spumeggiante abbinato ad un alternatore che funziona anche da starter e una batteria agli ioni di litio a 48V. Il risultato? Grandi vantaggi in termini di efficienza dovuti alla possibilità di procedere a motore spento in alcune situazioni di guida (funzione “eco”), e alla capacità di recuperare energia in frenata e supporto al motore con una leggera assistenza elettrica (funzione boost). Funzioni, queste, derivate dal sistema ibrido (mHEV) che si attivano automaticamente senza la necessità che il conducente agisca in un qualunque modo. I risultati sono un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,7”, la velocità massima dichiarata di 214 km/h (216 la Sportstourer), emissioni dichiarate contenute (127/144 g/km, 129/146 g/km la Sportstourer) e, in particolare, consumi di carburante decisamente interessanti (5,6/6,3 l/100 km, 5,7/6,4 l/100 km la Sportstourer).