martedì 4 febbraio 2014
 Sui mercati asiatici pesano i timori legati al rallentamento delle economie di Usa, Cina ed Eurozona.
Istat, la "rivoluzione" nel paniere: dentro il caffé in cialde, fuori il tailleur
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La Borsa di Tokyo crolla con i timori sul rallentamento delle economie di Usa, Cina ed Eurozona e chiude a -4,18%: l'indice Nikkei, anche in scia alle turbolenze in corso sulle economie emergenti e al rapido rafforzamento dello yen, brucia 610,66 punti e si attesta a quota 14.008,47, ai minimi di seduta.

Mercati asiatici in calo, dopo le indicazioni ieri su un andamento delle imprese Usa peggiore delle attese, con le conseguenti preoccupazioni sull'economia americana. Dopo la sbandata di ieri a Wall Street, Tokyo segna oggi un tonfo del 4,18%. Sono chiuse per festività le Borse in Cina, come a Taiwan e Vietnam. Hong Kong ha perso il 2,63%, mentre un paniere di titoli cinesi quotati sull'ex colonia britannica segna perdite nell'ordine del 3,3%.

 

Dopo una partenza ancora in netto calo, Piazza Affari si porta sulla parità (-0,06%), mentre gli altri mercati europei restano negativi (-0,45% l'Euro Stoxx), in scia alle vendite sull'auto (-1,55% il Dj Stoxx). 

Gli acquisti a Milano sono guidati dal Banco Popolare (+2,03%), Intesa (+1,13%), Enel (+1,34%) e Bper (+1,07%). Viaggiano in calo Pirelli (-2,18%), Mediolanum (-1,84%), World Duty Free (-1,69%) e Telecom (-1,50%). Fiat cede l'1,19%.

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