giovedì 11 maggio 2023
È difficile da reperire il 46,1% del personale ricercato dalle aziende (+7,8% rispetto a un anno fa)
Sempre più difficile trovare candidati con competenze scientifico-matematiche

Sempre più difficile trovare candidati con competenze scientifico-matematiche - Archivio

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Il lavoro c'è, ma le aziende non trovano i candidati adatti. Soprattutto quelli con competenze Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Sono circa 467mila i contratti di assunzione (di durata superiore a un mese o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese a maggio e oltre 1,5 milioni per il trimestre maggio-luglio, con un incremento di oltre 22mila unità rispetto a maggio 2022 (+5,1%) e di 16mila unità sul corrispondente trimestre (+1,1%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Nel mese è difficile da reperire il 46,1% del personale ricercato dalle aziende (+7,8% rispetto a un anno fa), soprattutto a causa della mancanza di candidati. Tra le figure di più difficile reperimento per le professioni tecniche e a elevata specializzazione gli ingegneri e i tecnici in campo ingegneristico (rispettivamente 61% e 65,2%), i tecnici della salute (63,1%), i tecnici della gestione dei processi produttivi (63%) e i tecnici della distribuzione commerciale (58,7%); mentre tra le figure degli operai specializzati si distinguono gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (73,5%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (72,2%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (72,1%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (71,5%). In particolare il fabbisogno di profili Stem aumenta. Ma i laureati in materie scientifiche continuano a essere meno del 30% nei Paesi europei oggetto della ricerca (Italia, Spagna, Malta, Grecia, Regno Unito, Francia e Germania) e nel nostro Paese solo il 24,5% dei laureati è Stem, mentre tra le laureate solo circa il 15% ha scelto studi in questo ambito. Così, nel nostro Paese il 44% delle imprese ha già avuto difficoltà a trovare candidati con formazione Stem. È quanto emerge dallo studio dell’Osservatorio Stem Rethink Ste(a)m education – A sustainable future through scientific, tech and humanistic skills promosso da Fondazione Deloitte e dal Programma di Politiche Pubbliche di Deloitte, basato sulla somministrazione di 2.650 interviste a studenti, giovani occupati, Neet e 26 approfondimenti con esponenti del mondo accademico e dell’imprenditoria di sette diversi Paesi (Italia, Grecia, Malta, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito). Nonostante la crescita di domanda di professioni Stem, l’educazione terziaria tecnico-scientifica è scelta da una minoranza degli studenti europei. Solo il 26% del totale dei laureati nei Paesi esaminati e circa il 15% delle donne possiede un titolo di studio di questo tipo. Una tendenza rimasta quasi inalterata negli ultimi cinque anni, in cui solo la Germania spicca per una più elevata percentuale di laureati Stem: quattro laureati tedeschi e due laureate tedesche su dieci possiedono un titolo di studio tecnico-scientifico. Gli ostacoli sulla strada verso le Stem iniziano a presentarsi nei gradi di istruzione inferiore e si riflettono in particolare nel passaggio dalla scuola superiore all’Università. Tale transizione è considerata “difficile” da almeno il 30% degli intervistati e delle intervistate: il 41,6% degli studenti e il 40,9% dei Neet, infatti, lamenta la mancanza di adeguate figure di riferimento per l’orientamento. In assenza di una “guida”, le giovani e i giovani scelgono soprattutto in base alle indicazioni dei familiari, che spesso, però, si basano sull’esperienza di conoscenti o parenti e non su una oggettiva informazione relativa al mercato del lavoro o sul possibile contributo che potrebbero dare alla società. Così, molti ragazzi e ragazze rimangono intrappolati in vecchi stereotipi secondo cui le materie Stem sono più difficili e richiedono più tempo e risorse economiche. Oltre a questo, persiste l’idea che siano materie non adatte a tutti e, secondo alcuni, non adatte alle ragazze: la ricerca evidenzia infatti che il 50% delle studentesse intervistate riconosce la presenza di stereotipi di genere che disincentivano le donne rispetto all’avvio di un percorso di studi in ambito Stem, mentre il dato scende al 24% se gli intervistati sono studenti maschi. Anche in Italia le donne sono una minoranza all’interno del mondo Stem. Il divario di genere è infatti un problema diffuso non solo nel nostro Paese. Nei Paesi considerati le donne rappresentano in media meno di un terzo del totale dei laureati Stem. Allo stesso tempo, però, in tutti i Paesi le donne rappresentano dal 50% al 60% del totale dei laureati in generale. In altre parole: mentre nelle Università si rileva una presenza sempre maggiore di laureate, le facoltà Stem rimangono a prevalenza maschile. Inoltre molti degli studenti sono stati colpiti dalla crisi economica scatenata dal Covid-19 e parte di questi ha dovuto interrompere gli studi per trovare un lavoro. Il 34% ha dovuto rinunciare a una esperienza di studio all’estero. Il 15% ha rinunciato agli studi in un luogo diverso dalla propria città natale. Altro tema rilevante è quello dell’efficacia della “didattica a distanza”. In media, solo il 36% degli studenti pensa che questa sia utile per la scuola secondaria. Più nel dettaglio, mentre il 52% ne riconosce l’utilità per evitare di perdere tempo nel tragitto casa-scuola e il 34% pensa che le lezioni siano più tranquille, il 59% afferma che è più facile distrarsi, il 49% lamenta l’assenza di contatto personale con i compagni, il 48% confessa di essere stato più tentato di copiare e il 46% pensa che, in generale, le lezioni siano meno efficaci. A complicare le cose, poi, ci sono le difficoltà di accesso a infrastrutture tecnologiche e a dispositivi elettronici – una criticità che non riguarda tutti allo stesso modo e che ha amplificato le disuguaglianze sociali.

La valorizzazione delle competenze Stem passa anche dalla formazione

Le cause del disallineamento domanda-offerta vanno ricercate principalmente nella formazione, che non riesce a evolversi alla stessa velocità delle esigenze del mercato del lavoro e nella difficoltà delle organizzazioni di individuare con esattezza le competenze già in possesso dei propri dipendenti o di cui hanno bisogno per rafforzare il proprio organico. Come possono fare quindi le aziende a mappare in modo semplice e veloce le competenze interne, conoscere quelle da ricercare nelle nuove risorse e creare percorsi di formazione personalizzati per i dipendenti? A questa domanda ha provato a rispondere Hrcoffee (https://www.hrcoffee.it), specializzata nello sviluppo di software per il People Management e People Analytics, che ha elaborato un modello di gestione del personale basato su un approccio che pone in connessione tutti i referenti dell’organizzazione e permette loro di interagire. L’utilizzo di tecnologie come Hrcoffee People Analytics Platform consente infatti di avere una panoramica delle competenze, delle conoscenze, dei punti di forza e di debolezza dei propri dipendenti e di comprendere, di conseguenza, i bisogni formativi attuali e futuri. Le informazioni che si generano dagli innovativi sistemi di, inoltre, possono essere molto utili alle risorse umane nei processi di selezione e di identificazione dei candidati più idonei per la costruzione dei nuovi team di progetto e possono essere utilizzate come punto di partenza per lo sviluppo di percorsi di formazione per la crescita personale e professionale dei nuovi talenti. Formare dieci milioni di persone in dieci anni nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). Questo l’obiettivo di Cisco con il suo programma Networking Academy di cui si sono da poco festeggiati i primi 25 anni di attività. Fino a oggi Cisco Networking Academy ha formato 17,5 milioni di studenti in 190 Paesi del mondo, di cui 120 all’interno dell’area Emea: in questa area geografica sono stati già coinvolti più di 6,3 milioni di studenti, attraverso partnership realizzate con 5.800 istituzioni educative e grazie a organizzazioni che offrono i corsi. In Italia, dal 1999 a oggi, sono stati formati più di 320mila studenti, con una crescita esponenziale registrata negli ultimi anni. Per aiutare i lavoratori del futuro a sviluppare le loro competenze e a essere preparati ad affrontare un mercato del lavoro sempre più digitalizzato, Cisco ha lanciato una collaborazione con Randstad. Mirano a riqualificare e aggiornare le competenze di 300mila persone in ambito cybersecurity, programmazione e automazione delle infrastrutture. Inoltre parte Palestre Sostenibili, un progetto formativo lanciato da Accenture, in collaborazione con Cisco, Intesa Sanpaolo e Randstad. Il progetto è rivolto a 19 studenti universitari in materie umanistiche, linguistiche, economiche e sociali e attualmente inoccupati per fornire loro competenze in materia di sostenibilità e agevolarne l'ingresso nel mondo del lavoro: comunicazione digitale d'impresa e di prodotto in chiave "verde", attraverso un percorso gratuito di quattro settimane. Mentre domani (12 maggio) verrà lanciato a Napoli, il progetto Stem4sud: l'iniziativa promossa da un gruppo di associazioni e imprese guidata dalla Compagnia dei Figliuoli e dall'Accademia di Gagliato Globale. Il progetto partirà con un'indagine che sarà realizzata su un campione di 10mila ragazzi tra i nove e i 15 anni del Mezzogiorno con l'obiettivo di comprendere le ragioni della scarsa preferenza per le materie Stem ed evidenziare le modalità più efficaci per orientarli e sostenerli in quella direzione. In media al Sud solo cinque ragazzi su dieci scelgono materie Stem per gli studi secondari e solo una ragazza su dieci. Infine il 15 giugno prende il via l'VIII edizione del Virtual Job Meeting Engineering, il digital recruiting a carattere nazionale dove incontrare i profili tecnici più ambiti: ingegnere informatico, ingegnere meccanico, ingegnere elettrico, ingegnere meccatronico, ingegnere chimico, ingegnere gestionale, ingegnere civile, ingegnere elettronico. E anche profili come ingegneri aereospaziali e biomedici.

Opportunità in diversi settori

Aldi, realtà multinazionale di riferimento della Grande distribuzione organizzata, continua il proprio piano di crescita in Italia annunciando nuove opportunità di carriera negli oltre 150 punti vendita e due poli logistici presenti sul territorio. Un’attenzione particolare viene riservata alla crescita professionale dei giovani talenti attraverso il nuovo Graduate Program dedicato alla formazione dei neolaureati. Sono oltre 200 le posizioni aperte sul sito carriera.aldi.it, tra cui addetti vendita, store manager, area manager e addetti alla logistica, oltre a profili in ambito It, amministrazione e acquisti. Ai giovani talenti sono invece dedicati circa 15 incontri in presenza in collaborazione con i principali Atenei italiani, tra cui l’Università Bocconi e la Libera Università di Bolzano. Solo nel mese di maggio Aldi sarà presente ai Recruiting Day presso le Università degli Studi di Verona e Padova e al Career Fair dell’Università di Pavia. Grazie a queste attività, gli studenti avranno l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro e conoscere da vicino la realtà aziendale, i profili ricercati e le opportunità di crescita nel comparto della Gdo. InterContinental Rome Ambasciatori Palace, hotel cinque stelle al centro di Roma, ha aperto le sue porte il 1° maggio 2023. Per il suo ritorno in Italia dopo sette anni di assenza, il brand del lusso InterContinental Hotels & Resorts ha scelto un palazzo storico neorinascimentale su via Veneto, che porta la firma dell’architetto Carlo Busiri Vici, costruito agli inizi del 1900 per ospitare gli ambasciatori in visita a Roma e diventato poi, nel 1946, la biblioteca dell’Ambasciata americana. Attualmente sono 140 i dipendenti. Ci sono ancora 20 posizioni aperte nel settore dell'accoglienza e della ristorazione. «Nei prossimi mesi e nei prossimi anni il turismo di alta gamma nella nostra città vivrà una vera e propria rivoluzione - spiega Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale - con i grandi brand dell’hotellerie internazionale che hanno investito sulla Capitale in un clima di rinnovata fiducia con l’amministrazione. Solo nel settore 5 stelle lusso il numero delle stanze aumenterà del 30% entro il 2025 e raddoppierà entro i prossimi cinque anni. Apriranno i principali marchi del lusso che fino a oggi non c’erano, generando nuove opportunità occupazionali e importanti ricadute economiche sull’economia cittadina. Andando a coprire una carenza di strutture di alta gamma che danno una spinta verso l’alto alla qualità del servizio, ma anche all’immagine della destinazione Roma a livello internazionale». Starbucks sbarca a Roma nei pressi di Monte Citorio. È il 25esimo negozio in Italia. Sono 35 i nuovi posti di lavoro creati (alcune posizioni sono ancora aperte). Dall'ingresso nel mercato italiano nel 2018 sono stati attivati circa 450 posti di lavoro e altri sono in arrivo: entro la fine del 2023 i punti vendita in Italia saranno 36 in totale. A fine maggio saranno aperti anche altri due punti vendita alla Stazione Termini, sempre nella Capitale. Per maggiori informazioni: www.starbucks.com. It’s a match è il titolo del webinar organizzato da Ing Italia il 19 maggio alle 16.30, rivolto a tutti i giovani laureati che amano il mondo degli investimenti e della finanza e sono alla ricerca di un lavoro dinamico e a contatto con il pubblico. Ing sta infatti selezionando talenti da inserire all’interno della sua rete di “financial coach”, specializzati in consulenza e pianificazione finanziaria. Dopo il processo di selezione, Ing offre un percorso formativo di Academy esclusivo offerto in collaborazione con Sda Bocconi e le più grandi case d’investimento internazionali. Per partecipare al webinar occorre segnalare la propria presenza scrivendo all’indirizzo mail doyourjob.fc@ing.com. Al via il progetto Hackher, una rassegna itinerante dedicata al divario di genere tecnologico, che il prossimo 18 maggio ha scelto Genova come sede della sua IV edizione (su mondo dello studio e del lavoro sono coinvolte 100 ragazze, per una giornata di stage alla presenza di otto donne manager che ha dei partner internazionali da Ibm a Google e il patrocinio del Parlamento Europeo). Per maggiori informazioni: https://www.hackher.it/.


















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