martedì 15 febbraio 2011
Industria italiana in frenata nell'ultima parte dello scorso anno. Secondo quanto reso noto dall'Istat, l'aumento congiunturale del pil nel quarto trimestre 2010 (+0,1%) è il risultato di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e dei servizi, e di una diminuzione del valore aggiunto dell'industria. La crescita acquisita per il 2011, quella cioè che si verificherebbe per il puro effetto trascinamento del 2010 se in tutti e quattro i trimestri dell'anno si registrasse crescita zero, è pari allo 0,3%.
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Industria italiana in frenata nell'ultima parte dello scorso anno. Secondo quanto reso noto dall'Istat, l'aumento congiunturale del pil nel quarto trimestre 2010 (+0,1%) è il risultato di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura e dei servizi, e di una diminuzione del valore aggiunto dell'industria. La crescita acquisita per il 2011, quella cioè che si verificherebbe per il puro effetto trascinamento del 2010 se in tutti e quattro i trimestri dell'anno si registrasse crescita zero, è pari allo 0,3%. Nel quarto trimestre il pil, evidenzia ancora l'Istituto di statistica, è aumentato in termini congiunturali dello 0,8% negli Usa ed è diminuito dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, la crescita è stata del 2,8% negli Stati Uniti e dell'1,7% nel Regno Unito. In base ai dati pubblicati oggi, la Germania è cresciutadello 0,4% nel trimestre e la Francia dello 0,3%.IL DEBITO PUBBLICO Sale del 4,3% in un anno il debito pubblico italiano che a fine 2010 si attesta a quota 1.843,2 miliardi di euro, contro gli 1.763,9 dell'anno precedente. È quanto emerge dal supplemento Finanza Pubblica al Bollettino Statistico della Banca d'Italia e reso noto ieri. A dicembre 2010, il debito registra però un calo rispetto al mese di novembre e si riporta ai livelli di agosto 2010 quando era di 1.842,257 mld.
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